Gli operai inglesi: Hanno ragione

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Messaggio  Admin Dom 01 Feb 2009, 19:16

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Ci siamo, finalmente il popolo ha capito, i primi a ribellarsi i lavoratori del Regno Unito.
Gli emigrati arricchiscono il capitalismo e riducono in schiavitù il lavoratore.
A furia di predicare la multiculturalità gli organi di informazione avevano quasi sopito il popolo, colpevoli i parlamenti nazionali e quello europeo, adesso sono costretti a rivedere le proprie legislazioni, debbono fermare l’emigrazione, assicurando l’impiego pieno per i propri popoli ed in conseguenza, ai popoli europei.

I lavoratori Britannici come quelli di tutta Europa hanno ragione con la presenza dei lavoratori stranieri perdono ogni capacità contrattuale, subendo sempre più l’arroganza del proprio governo e del capitalismo da esso salvaguardato con ogni mezzo.

La menzogna, come quella espressa (dall’alto del suo lauto stipendio) dal portavoce della Commissione europea Johannes Laintenberger: “Il Mercato Unico è un bene non solo per le imprese, ma anche per l’occupazione perché senza di esso non sarebbero stati creati molti posti di lavoro”, non potrà più esternarsi senza che questa procuri gravi conseguenze.

L’Europa del lavoro cosi come strutturata arricchisce i ricchi ancor di più e mortifica il lavoro.
Le centinaia di lavoratori britannici che incrociano le braccia hanno dimostrato che il popolo potrà sconfiggere la democrazia capitalista, lo slogan gridato “ Il lavoro ai britannici in Gran Bretagna” è identico a quello gridato in ogni nazione europea dai FASCISTI, da tempo immemorabile.

In base a quale principio si indice una gara del valore di 220 milioni di euro senza che questa preveda l’assorbimento delle maestranze locali e permette come in questo caso che la ditta aggiudicataria possa trasferire proprie maestranze dal Portogallo e dall’Italia.

La democrazia capitalista non vuole regole cosi come i governi che la sostengono per questo stanno tentando grazie ai loro servi (non per fame), dei giornali e delle televisioni di additare gli operai inglesi quali xenofobi, mentre loro stanno lottando per difendere il diritto di lavorare nel proprio paese, anche perché come ormai sperimentato l’emigrazione consente alla democrazia capitalista di rendere definitivamente precaria la vita dei lavoratori, considerato che gli stranieri non protestano e costano meno.

I lavoratori Britannici siano da esempio a tutti i lavoratori d’Europa, loro stanno mettendo in difficoltà il governo sbugiardato del primo ministro Gordon Brown, che aveva falsamente promesso
<< lavoro ai britannici in Gran Bretagna>>. Solo il ministro per l’ambiente, ha dichiarato che << i lavoratori si meritano una risposta >>.
Il popolo Britannico difende i propri lavoratori dichiarando <<Potete capire l’indignazione morale di queste persone >>, che vedono impiegata forza lavoro straniera mentre loro diventano disoccupati.

Per i Fascisti è questa l’ora delle rivendicazioni, a cominciare che nessun essere umano dovrà più percepire per le proprie prestazioni dieci volte di più di un salariato al minimo qualunque sia il grado di preparazione o responsabilità.
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