LANCIANO: AGGRESSIONI ANTIFASCISTA.
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LANCIANO: AGGRESSIONI ANTIFASCISTA.
E ALLA FINE RESTA FUORI DAL COMUNE IL CANDIDATO SINDACO E CASAPOUND
I rossi sotto qualsiasi nome, violentemente, intendono occupare spazzi non loro.
La responsabilità della grave situazione venutasi a creare negli anni ricade in quei militanti che imperterriti continuano a seguire “capi” che si sono posti un solo scopo, quello di dividere; da questa situazione, certi dell’impunibilità, da troppo tempo approfittano le merde rosse.
Le aggressioni antifasciste si susseguono in tutto il territorio nazionale, penultima aggressione degna di attenzione è quella avvenuta la notte del 16 giugno 2016 a Lanciano (CH), dove incitati dalle parole del sindaco candidato Mario Pupillo (PD), che diceva: “ per la sua matrice ideologica è un’offesa alla città di Lanciano se Casapound entrasse in consiglio comunale”, parole che hanno aizzato gli antitaliani contro il coordinatore cittadino Nico Barone il quale (Fascista all’acqua di rose) rientrava, tranquillo, a tarda notte nella propria abitazione, dopo aver partecipato ad una riunione politica in vista del ballottaggio di domenica 19, che vedeva impegnata la lista di Casapound apparentatasi con il candidato sindaco del centrodestra D’amico Enrrico.
Apparentamento mal digerito dal sindaco candidato Mario Pupillo, un rosso che dopo aver tirato la pietra, da vile nascondeva la mano.
Non vi è dubbio che le parole di Pupillo, hanno agitato gli animi dei potenziale aggressori “democratici” che vigliaccamente hanno aggredito alle spalle Barone, colpendolo al viso cosi forte da spedirlo al pronto soccorso dell’ospedale dove, subito dopo la tac, gli è stata riscontrata una prognosi di cinque giorni, salvo probabili ulteriori complicazioni.
A fare paura a Mario Pupillo, erano i 679 voti, pari al 3,37%, che gli elettori di Lanciano avevano attribuito a Casapound in occasione del primo turno elettorale.
E per questo che dopo la prevedibile aggressione, il Sindaco, ricandidato Mario Pupillo, ha ipocritamente emesso il sottostante comunicato:
“Apprendo da notizie di stampa dell’aggressione subita la scorsa notte da Nico Barone, responsabile di Casapound Lanciano. E’ un episodio increscioso sul quale sono certo la magistratura e le forze di polizia, nel quale ripongo massima fiducia, faranno piena luce. Ribadisco la ferma condanna senza se e senza ma della violenza, sia quella verbale che quella fisica. Al cittadino lancianese e al candidato consigliere Nico Barone esprimo pubblicamente la mia personale solidarietà per l’accaduto. …. da ultimo, ritengo opportuno segnalare che ieri è apparsa sui social network una foto di una scritta rivolta a Barone, ignobile e indecente per una Città tollerante e non violenta come la nostra. Trovate l’immagine in allegato. Ho ripetutamente chiesto sia in forma privata che pubblica al titolare del profilo sul quale è apparsa, anche nei commenti, di informarmi del luogo e della posizione della scritta per un tempestivo intervento da parte dell’ufficio tecnico comunale per la cancellazione della stessa. Ad oltre 24 ore dalla mia richiesta, come può testimoniare lo stesso titolare del profilo e la conversazione tra noi intercorsa, non ho ricevuto risposta, né privatamente, né pubblicamente, né dal titolare né dalle decine di partecipanti alla conversazione”.
Quanto accaduto non ha influenzato i Veri Camerati che, sono rimasti lontani dai seggi elettorali - astenersi dal voto anche domenica 19 giugno 2016 era un dovere - lasciando decidere in questa falsa “democrazia” il destino di Lanciano a chi è legato ad essa per interessi personali, e per questo pronto a votare amministratori arroganti e incapaci, ancor prima che servili.
Il ballottaggio ha riconfermato il compagno Mario Pupillo, il quale il 15 maggio del 2011 aveva ottenuto il 58,19% dei voti, mentre in questa tornata si è fermato al 54,75, un bel 3,44% in meno: Tenendo conto che l‘elettorato attivo è diminuito del 9,26%, per l’eletto e lo sconfitto è una bella soddisfazione “democratica”.
Confermiamo anche in questa occasione le accuse mosse agli organi giudiziari e di polizia, sempre pronte a porre sotto processo Camerati che hanno scelto di restare fedeli alla lotta al vero male assoluto. IL LIBERALISMO.
Spetta ai Camerati di Lanciano, colpire nel modo più duro e intelligente gli aggressori di Nico Barone.
I rossi sotto qualsiasi nome, violentemente, intendono occupare spazzi non loro.
La responsabilità della grave situazione venutasi a creare negli anni ricade in quei militanti che imperterriti continuano a seguire “capi” che si sono posti un solo scopo, quello di dividere; da questa situazione, certi dell’impunibilità, da troppo tempo approfittano le merde rosse.
Le aggressioni antifasciste si susseguono in tutto il territorio nazionale, penultima aggressione degna di attenzione è quella avvenuta la notte del 16 giugno 2016 a Lanciano (CH), dove incitati dalle parole del sindaco candidato Mario Pupillo (PD), che diceva: “ per la sua matrice ideologica è un’offesa alla città di Lanciano se Casapound entrasse in consiglio comunale”, parole che hanno aizzato gli antitaliani contro il coordinatore cittadino Nico Barone il quale (Fascista all’acqua di rose) rientrava, tranquillo, a tarda notte nella propria abitazione, dopo aver partecipato ad una riunione politica in vista del ballottaggio di domenica 19, che vedeva impegnata la lista di Casapound apparentatasi con il candidato sindaco del centrodestra D’amico Enrrico.
Apparentamento mal digerito dal sindaco candidato Mario Pupillo, un rosso che dopo aver tirato la pietra, da vile nascondeva la mano.
Non vi è dubbio che le parole di Pupillo, hanno agitato gli animi dei potenziale aggressori “democratici” che vigliaccamente hanno aggredito alle spalle Barone, colpendolo al viso cosi forte da spedirlo al pronto soccorso dell’ospedale dove, subito dopo la tac, gli è stata riscontrata una prognosi di cinque giorni, salvo probabili ulteriori complicazioni.
A fare paura a Mario Pupillo, erano i 679 voti, pari al 3,37%, che gli elettori di Lanciano avevano attribuito a Casapound in occasione del primo turno elettorale.
E per questo che dopo la prevedibile aggressione, il Sindaco, ricandidato Mario Pupillo, ha ipocritamente emesso il sottostante comunicato:
“Apprendo da notizie di stampa dell’aggressione subita la scorsa notte da Nico Barone, responsabile di Casapound Lanciano. E’ un episodio increscioso sul quale sono certo la magistratura e le forze di polizia, nel quale ripongo massima fiducia, faranno piena luce. Ribadisco la ferma condanna senza se e senza ma della violenza, sia quella verbale che quella fisica. Al cittadino lancianese e al candidato consigliere Nico Barone esprimo pubblicamente la mia personale solidarietà per l’accaduto. …. da ultimo, ritengo opportuno segnalare che ieri è apparsa sui social network una foto di una scritta rivolta a Barone, ignobile e indecente per una Città tollerante e non violenta come la nostra. Trovate l’immagine in allegato. Ho ripetutamente chiesto sia in forma privata che pubblica al titolare del profilo sul quale è apparsa, anche nei commenti, di informarmi del luogo e della posizione della scritta per un tempestivo intervento da parte dell’ufficio tecnico comunale per la cancellazione della stessa. Ad oltre 24 ore dalla mia richiesta, come può testimoniare lo stesso titolare del profilo e la conversazione tra noi intercorsa, non ho ricevuto risposta, né privatamente, né pubblicamente, né dal titolare né dalle decine di partecipanti alla conversazione”.
Quanto accaduto non ha influenzato i Veri Camerati che, sono rimasti lontani dai seggi elettorali - astenersi dal voto anche domenica 19 giugno 2016 era un dovere - lasciando decidere in questa falsa “democrazia” il destino di Lanciano a chi è legato ad essa per interessi personali, e per questo pronto a votare amministratori arroganti e incapaci, ancor prima che servili.
Il ballottaggio ha riconfermato il compagno Mario Pupillo, il quale il 15 maggio del 2011 aveva ottenuto il 58,19% dei voti, mentre in questa tornata si è fermato al 54,75, un bel 3,44% in meno: Tenendo conto che l‘elettorato attivo è diminuito del 9,26%, per l’eletto e lo sconfitto è una bella soddisfazione “democratica”.
Confermiamo anche in questa occasione le accuse mosse agli organi giudiziari e di polizia, sempre pronte a porre sotto processo Camerati che hanno scelto di restare fedeli alla lotta al vero male assoluto. IL LIBERALISMO.
Spetta ai Camerati di Lanciano, colpire nel modo più duro e intelligente gli aggressori di Nico Barone.
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