Perseguitati perché alternativi ai prepotenti!
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Perseguitati perché alternativi ai prepotenti!
I sionisti italiani coadiuvati dagli assassini socialcomunisti chiedono lo scioglimento delle organizzazioni che si richiamano al Fascismo.
Sarebbe un atto straordinario, da oltre un ventennio Liberapresenza invita i partiti dello 0,01 e la decina di gruppuscoli composti da quattro gatti di ritrovarsi in un organizzazione unitaria che inserendosi nel gioco costituzionale proponesse al Popolo italiano una Democrazia Partecipativa esautorando questa falsa “democrazia rappresentativa” prima che quest’ultima deragliasse, divenendo la dittatura (come già è avvenuto nelle elezioni amministrative dell’ottobre 2021) di una minoranza contro la maggioranza del Popolo
Di fatto sta avvenendo quanto preannunciato più di un secolo fa dai “Protocolli dei Savi di Sion”.
Per fermare questa corsa sionista alla definitiva conquista dell’Europa è necessario un vero colpo di reni da parte di quanti condannano prepotenze e falsità dettate al mondo dallo stato di Israele che con la sua esistenza ha di fatto annientato la libertà dei Popoli arabi.
Dobbiamo fermare queste prepotenze affinché in Europa non si ripeta quando da tempo sta accadendo in Francia, Germania e Italia.
È di questi giorni l’ulteriore vergognoso arresto in Germania, di cittadini che negli anni 30 e 40 si sono dimostrati ligi al proprio dovere, questa volta è toccato ad un’ex dattilografa, rinviata a giudizio a 96 anni con l’accusa di genocidio per aver lavorato per l’esercito nazista nel campo di concentramento nazista di Stutthof.
Per l’accusa la donna si occupava di battere a macchina gli ordini di esecuzione dei prigionieri nel campo di sterminio di Stutthof fra il 1943 e il 1945. Con questa accusa la 96enne è comparsa il 29 settembre 2021 davanti ai giudici del tribunale tedesco di Itzehoe per rispondere di complicità di genocidio.
Un processo fortemente voluto dagli ebrei tedeschi: costituitosi parti civili, ritenendo l’anziana al corrente degli orrori che avvenivano a Stutthof.
Secondo l’internazionale ebraica la 96enne Irmgard Furchner, (che vive in una casa di cura vicino ad Amburgo, è stata dichiarata idonea a sostenere un processo) in qualità di segretaria del comandante del campo fra il 1943 e il 1945, si occupava della corrispondenza del suo superiore, e si incaricava di battere a macchina gli ordini di esecuzione dei prigionieri, siglandoli con le sue iniziali.
Gli avvocati difensori affermano al contrario che la donna ignorava quale fosse la sorte dei detenuti, sottolineando che gli ordini utilizzavano una terminologia in codice di cui Furchner, allora appena diciottenne, non era necessariamente a conoscenza.
Il processo riveste un particolare interesse poiché sono pochissime le donne implicate negli orrori nazisti perseguite dopo la fine della guerra, per gli ebrei: «- Il ruolo delle donne tedesche nel regime e il loro coinvolgimento nell’Olocausto sono sati per troppo tempo ignorati dalla giustizia -» ha spiegato la storica - ebrea - Simone Erpel, intervistata dal – sinistro - settimanale Der Spiegel.
Le udienze per Irmgard Furchner si apriranno di fatto un giorno prima del 75° anniversario della fine dei processi di Norimberga nei confronti dei gerarchi del Terzo Reich, e riprenderanno il 19 ottobre, giorno in cui è prevista la lettura dell'atto d'accusa.
La Germania ritornata serva, come i primi anni del 1900, del potere ebraico, dopo la Irmgard Furchner, il 7 ottobre ha processato un centenario, ex guardia del campo di Sachsenhausen.
Chi sa quando il Tribunale dell’Aja processerà gli israeliti per i crimini che perpetrano da più di 70 anni contro il Popolo Palestinese.
Sarebbe un atto straordinario, da oltre un ventennio Liberapresenza invita i partiti dello 0,01 e la decina di gruppuscoli composti da quattro gatti di ritrovarsi in un organizzazione unitaria che inserendosi nel gioco costituzionale proponesse al Popolo italiano una Democrazia Partecipativa esautorando questa falsa “democrazia rappresentativa” prima che quest’ultima deragliasse, divenendo la dittatura (come già è avvenuto nelle elezioni amministrative dell’ottobre 2021) di una minoranza contro la maggioranza del Popolo
Di fatto sta avvenendo quanto preannunciato più di un secolo fa dai “Protocolli dei Savi di Sion”.
Per fermare questa corsa sionista alla definitiva conquista dell’Europa è necessario un vero colpo di reni da parte di quanti condannano prepotenze e falsità dettate al mondo dallo stato di Israele che con la sua esistenza ha di fatto annientato la libertà dei Popoli arabi.
Dobbiamo fermare queste prepotenze affinché in Europa non si ripeta quando da tempo sta accadendo in Francia, Germania e Italia.
È di questi giorni l’ulteriore vergognoso arresto in Germania, di cittadini che negli anni 30 e 40 si sono dimostrati ligi al proprio dovere, questa volta è toccato ad un’ex dattilografa, rinviata a giudizio a 96 anni con l’accusa di genocidio per aver lavorato per l’esercito nazista nel campo di concentramento nazista di Stutthof.
Per l’accusa la donna si occupava di battere a macchina gli ordini di esecuzione dei prigionieri nel campo di sterminio di Stutthof fra il 1943 e il 1945. Con questa accusa la 96enne è comparsa il 29 settembre 2021 davanti ai giudici del tribunale tedesco di Itzehoe per rispondere di complicità di genocidio.
Un processo fortemente voluto dagli ebrei tedeschi: costituitosi parti civili, ritenendo l’anziana al corrente degli orrori che avvenivano a Stutthof.
Secondo l’internazionale ebraica la 96enne Irmgard Furchner, (che vive in una casa di cura vicino ad Amburgo, è stata dichiarata idonea a sostenere un processo) in qualità di segretaria del comandante del campo fra il 1943 e il 1945, si occupava della corrispondenza del suo superiore, e si incaricava di battere a macchina gli ordini di esecuzione dei prigionieri, siglandoli con le sue iniziali.
Gli avvocati difensori affermano al contrario che la donna ignorava quale fosse la sorte dei detenuti, sottolineando che gli ordini utilizzavano una terminologia in codice di cui Furchner, allora appena diciottenne, non era necessariamente a conoscenza.
Il processo riveste un particolare interesse poiché sono pochissime le donne implicate negli orrori nazisti perseguite dopo la fine della guerra, per gli ebrei: «- Il ruolo delle donne tedesche nel regime e il loro coinvolgimento nell’Olocausto sono sati per troppo tempo ignorati dalla giustizia -» ha spiegato la storica - ebrea - Simone Erpel, intervistata dal – sinistro - settimanale Der Spiegel.
Le udienze per Irmgard Furchner si apriranno di fatto un giorno prima del 75° anniversario della fine dei processi di Norimberga nei confronti dei gerarchi del Terzo Reich, e riprenderanno il 19 ottobre, giorno in cui è prevista la lettura dell'atto d'accusa.
La Germania ritornata serva, come i primi anni del 1900, del potere ebraico, dopo la Irmgard Furchner, il 7 ottobre ha processato un centenario, ex guardia del campo di Sachsenhausen.
Chi sa quando il Tribunale dell’Aja processerà gli israeliti per i crimini che perpetrano da più di 70 anni contro il Popolo Palestinese.
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