G. Meloni: Non un voto da noi Fascisti!

Mercoledì 10 agosto 2022: ritorna alla memoria il 25 luglio del 1943 quando il Gran Consiglio del Fascismo voto la sfiducia a sua Eccellenza il Duce dell’Italia, Benito Mussolini.

Diciamo subito che oggi nessun Fascista si immagina con fez e mostrine e tanto meno con la camicia nera, quale simbolo di appartenenza, ma, è insopportabile dover accettare che parte della classe dirigente li possa  denigrare o derubare come ha fatto l’uomo di merda G. Fini-to, protetto in questo dagli organi - di regime – giudiziari, cosi come è inaccettabile dover sopportare la prepotenza che la Fondazione A.N. abbia consegnato alla presidente di FdI le proprietà del M.S.I. acquistate con le sottoscrizioni degli anticomunisti italiani che come nel 1919 oltre ad affrontare la violenza rossa misero le mani nei loro portafogli.

A questo proposito ricordiamo i Camerati che nella lotta donarono per l’ideale la propria vita, e che ancora una volta si stanno rivoltando nella tomba:
Caligiani Orio, 1946
Zazzi Euro, 1946
De Agazio Franco, 1947
Gatti Ferruccio, 1947
Macciacchini Eva, 1947
Magenes Giorgio, 1947
Mortari Igino, 1947
Petrucelli Michele, 1947
Tanzi Brunilde, 1947
Ferri Vittorio, 1948
Billi Achille, 1949
Ghisalberti Felice, 1949
Massaia Leonardo, 1949
Nigro Francesco, 1949
Abate Oreste, 1950
Adobati Pietro, 1953
Bassa Emilio, 1953
Mazzi Leonardo, 1953
Montano Saverio, 1953
Paglia Francesco, 1953
Zavaldil Antonio, 1953
Aliotti Antonino, 1967
Calzolari Armando, 1969
Campanella Angelo, 1970
Labbate Bruno, 1970
Ugo Venturini, 1970        
Jaconis Carmine, 1971
Boccaccio Ivan 1972
Falvella Carlo, 1972
Mattei Stefano, 1973
Mattei Virgilio, 1973
Santostefano Giuseppe, 1973
Zilli Emanuele, 1973
Esposti Giancarlo, 1974
Ferrari Silvio, 1974
Giralucci Graziano, 1974
Mantakas Mikis 1975
Ramelli Sergio, 1975
Zicchieri Mario, 1975
Ferrorelli Giovanni, 1976
Manfredi Ricardo, 1976
Nardi Gianni, 1976
Pedenovi Enrico, 1976
Crescenzo Roberto, 1977
Pistolesi Angelo, 1977
Vivirito Salvatore, 1977
Anselmi Salvatore, 1978
Bigozentti Franco, 1978
Cardura Prospero, 1978
Ciavatta Francesco, 1978
Recchioni Stefano, 1978
Sabbadin Lino, 1978
Sciolto Pierluigi, 1978
Cecchetti Stefeno, 1979
Cecchin Francesco, 1979
Giaquinto Alberto, 1979
De Angelis Nanni, 1980
Mancia Angelo, 1980
Mangiameli Francesco, 1980
Traversa Martino, 1980
Alibranti Alessandro, 1981
Paglia Pierluigi, 1982
Palladino Carmelo, 1982
Valle Giorgio, 1982
Di Nella Paolo, 1983
Locatelli Franco, 1983
Crovace Rodolfo, 1984
Macciò Diego, 1985
Meneghini Enrico, 1986
Grilz Almerigo, 1987
Pontecorvo Adriana, 1987
Antonelli Giulio, 1991
Spedicato Walter, 1992
Alfano Giuseppe, 1993
Di Scala Elio, 1994
Alvarez Alessandro, 2000
Merggiorin Claudio, 2005
Assirelli Orlando, 2007

La vigliacca abiura della Meloni, ha scordato il loro sacrificio dimostrando che il profumo del potere vale più dei valori propugnati da tutta una vita.

Dichiarare: “Condanno senza ambiguità dittatura e leggi razziale” dimostra la perdita di senno, specie quando resta speculare l’uso di un simbolo che dal 1946 rappresenta il sacro valore di chi non si è rassegnato all’occupazione anglo-americana e al tradimento degli italiani da parte della marmaglia rossa, di ieri e di oggi e di domani.

Arrendersi alla denigrazione del FASCISMO storico, è solo vigliaccheria, considerato che i Fascisti del 1919  – 1922 hanno impedito ai bolscevichi  italiani di istaurare un Soviet che avrebbe rimosso ogni libertà ponendo il Popolo italiano  sotto la dittatura Sovietica, cosa che si è ripetuta nel 1936 in Spagna, dove il Soviet stava prendendo forma.

Questi due successi hanno salvato il popolo italiano e spagnolo da decenni di sofferenza imposta dalla dittatura Comunista che sottometteva i popoli ad un sistema capitalistico di stato, modello FALLITO  nel 1990.

Ricordiamo ai Traditori che il FASCISMO dopo la marcia su Roma e la formazione del 1° governo Mussolini, ritornò al governo grazie al successo elettorale ottenuto.

All’epoca il valore democratico fu vigliaccamente abbandonato dalle forze di minoranza che intendevano imporre al sovrano lo scioglimento della camera dei deputati, abbandonando permanentemente i loro scranni, questo vile comportamento porto alla permanenza al potere del FASCISMO.
Per quanto riguarda le leggi razziali, queste furono un modo soft per allontanare gli ebrei sionisti  dai posti di comando, considerato che, come le merde rosse si erano venduti, sia ai soviet dell’Urss, che al governo anglosassone.

Ricordare l’atteggiamento dei sionisti nei confronti del Governo Fascista oggi è  apologia, per questo riportiamo i casi nascosti dalla Falsa “democrazia”: - la richiesta di imposizione delle sanzioni contro il Popolo italiano nel 1933, - la costituzione della brigata  internazionale ebraica per combattere contro le nostre valorose Camice Nere nel 1936, a questo si dovevano aggiungere i continui sabotaggi in ogni campo della vita  del Governo italiano.

I Traditori anziché condannare le leggi razziali, che all’epoca hanno interessato lo 0,1% della popolazione italiana. 0,1% costituito da ebrei, che di fatto cosi come in ogni altra parte del mondo non erano integrati con il nostro Popolo, ritenendolo inferiore, dovrebbero meravigliarsi che quelle leggi sono arrivate nel 1938, anni dopo della accertata cospirazione sionista.            
Per quanto è accaduto dopo 8 settembre 1943, non si può addebitare alcuna responsabilità al FASCISMO ma ai suoi TRADITORI.        

Camerata! Se voti FdI rinnovi il Tradimento dei 19 vili del Gran Consiglio  che sfiduciarono Benito Mussolini.

Quando questa falsa democrazia si libera dalla servile accondiscendenza dei Traditori verso gli anglo – americani, gli ideali del Fascismo torneranno fortemente invoca.