Liliana SEGRE e i senza vergogna.
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Liliana SEGRE e i senza vergogna.
È dal 13 novembre 2022 che gli organi di informazione parlano del censimento Fascista effettuato a partire dal 22 agosto 1938, allo scopo di contare il numero degli ebrei residenti nel territorio italiano, trovando in questo un ulteriore motivo per denigrare il ventennio. Certi che nessuno li contrasterà grazie alle leggi anti-apologetiche emanate per combattere il Fascismo.
Il tutto parte dalla esposizione al pubblico nel memoriale della shoah a Milano di un inutile foglio che riporta quattro nomi: Alberto Segre “capofamiglia” (cioè il nonno, di Liliana Segre) “figlia, nata il 10 settembre 1930”, Giuseppe Segre “padre” della attuale senatrice, Olga Loevyy Segre “madre” ovvero nonna di Liliana. Tutti indicati come di religione Israelitica. A seguire due righe dedicate alle loro serve italiane di religione cattolica. Questa registrazione avvenne nella località di villeggiatura del lago di Verbania, località dove la ricca famiglia dei Segre possedevano una casa di vacanza.
In quei giorni venivano censiti tutti gli ebrei d’Italia e anche gli stranieri di passaggio.
Censire gli ebrei non solo era giusto ma necessario, considerato che il loro potere all’interno di più organi dello Stato era incisivo. Infatti i dipendenti pubblici che ricoprivano posti di grande responsabilità erano 400, mentre i militari determinanti per l’organizzazione della difesa e comando erano 150, e ancora i formatore delle nuove generazioni (insegnanti) erano centinaia, tutti questi già dal 1936 si erano asserviti all’obiettivo sionista, (bastava l’infedeltà di uno solo di questi per danneggiare irrimediabilmente il nostro Popolo.
Quanto è capitato agli ebrei in Italia è il risultato della posizione assunta dalla comunità ebraica internazionale, il Governo italiano ha agito di conseguenza per difendere la Nazione. Quelli presi furono provvedimenti all’acqua di rose.
Sappiano questi informatori senza vergogna che i trascorsi della Segre ci interessano poco, cosi come ci interessano ancor meno le sorti avverse dei tanti fuorusciti che all’epoca come gli ebrei ci hanno tradito.
Le schedature sono perpetrate ovunque ancora oggi, specie in Israele dove l’iniziativa riguarda molto più dei 47.000, ebrei censiti nell’Italia Fascista, pari allo 0,1% della popolazione italiana).
Il tutto parte dalla esposizione al pubblico nel memoriale della shoah a Milano di un inutile foglio che riporta quattro nomi: Alberto Segre “capofamiglia” (cioè il nonno, di Liliana Segre) “figlia, nata il 10 settembre 1930”, Giuseppe Segre “padre” della attuale senatrice, Olga Loevyy Segre “madre” ovvero nonna di Liliana. Tutti indicati come di religione Israelitica. A seguire due righe dedicate alle loro serve italiane di religione cattolica. Questa registrazione avvenne nella località di villeggiatura del lago di Verbania, località dove la ricca famiglia dei Segre possedevano una casa di vacanza.
In quei giorni venivano censiti tutti gli ebrei d’Italia e anche gli stranieri di passaggio.
Censire gli ebrei non solo era giusto ma necessario, considerato che il loro potere all’interno di più organi dello Stato era incisivo. Infatti i dipendenti pubblici che ricoprivano posti di grande responsabilità erano 400, mentre i militari determinanti per l’organizzazione della difesa e comando erano 150, e ancora i formatore delle nuove generazioni (insegnanti) erano centinaia, tutti questi già dal 1936 si erano asserviti all’obiettivo sionista, (bastava l’infedeltà di uno solo di questi per danneggiare irrimediabilmente il nostro Popolo.
Quanto è capitato agli ebrei in Italia è il risultato della posizione assunta dalla comunità ebraica internazionale, il Governo italiano ha agito di conseguenza per difendere la Nazione. Quelli presi furono provvedimenti all’acqua di rose.
Sappiano questi informatori senza vergogna che i trascorsi della Segre ci interessano poco, cosi come ci interessano ancor meno le sorti avverse dei tanti fuorusciti che all’epoca come gli ebrei ci hanno tradito.
Le schedature sono perpetrate ovunque ancora oggi, specie in Israele dove l’iniziativa riguarda molto più dei 47.000, ebrei censiti nell’Italia Fascista, pari allo 0,1% della popolazione italiana).
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