D’accordo con il Vaticano, contro Sarkozs
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D’accordo con il Vaticano, contro Sarkozs
La Francia del Presidente Sarkozy,(capitaliberalista) si prepara a presentare all’Onu una proposta che mira a depenalizzare l’omosessualità in tutto il mondo, cancellando le leggi che adesso penalizzano le innaturali fusioni di corpi fra persone dello stesso sesso con la galera, queste fusioni non possono intendersi atti d’amore.
Il fascismo, ha cercato di combattere il fenomeno dell’omosessualità come problema sanitario a partire dalla scuola di primo grado, con insistenti controlli medici, oltre che, con l’allontanamento dalle occupazioni pubbliche di quanti davano segnali di omosessualità, senza mai per questo entrare nella loro sfera del diritto privato.
L’eredità dell’impegno fascista ha permesso all’attuale Repubblica di non porsi il problema dell’omosessualità per moltissimi anni.
Mussolini aveva ragione quando affermava che l’omosessualità non era un problema italiano ma dei popoli "d'oltralpe", se a chiedere all’Onu di depenalizzare dell’omosessualità è proprio la Francia.
Sarkozy, ritiene che la priorità del mondo in questo momento è quella di occuparsi degli omosessuali e di conseguenza dell’omofobia, ritiene prioritario per i popoli del mondo il riconoscimento delle unioni di due persone dello stesso sesso senza che questi vengano “mesi alla gogna”.
Per Sarkozy la priorità in questo momento per la Francia è quella di farsi portavoce, - dell’Europa delle patrie, “divisa su tutto” e oggi unità contro la morale - di una richiesta da presentare all’Assemblea delle Nazioni Unite a New York, per cancellare l’omosessualità dai codici penali di tutto il mondo.
A ragione, di fronte a questa ulteriore prospettiva alteratrice di insorgere la Santa Sede, che per bocca di Monsignor Celestino Migliore afferma “Qui, la questione è un’altra: con una dichiarazione di valore politico, sottoscrittada un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali diattuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protettedalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuovee implacabili discriminazioni”.
Sono ancora 91 le Nazioni che sanzionano chi si comporta o si dichiara omosessuale. Del resto la Cattocomunista Paola Binetti (del P.D.) afferma «Tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia», e ancora Francesco Rocchetti, scrive, durante l'ultimo congresso Regionale DS delle Marche, “Secondo le stime dell'organizzazione mondiale della sanità i gay e le lesbiche in Italia sono all'incirca il 5 - 10 % della popolazione. In sala ci saranno ora 300 persone, prego i compagni e le compagne gay di alzarsi in piedi. Dovrebbero essere almeno 15". Nessuno si è alzato, anzi dalla platea sono sorte risate e battute machiste. Nella rabbia ho urlato al microfono: "Basta con queste risatine da fascisti!" Comprensibile l'immediata reazione aggressiva della platea. Stavo tentando in quel momento di far emergere che, anche nei democratici di sinistra, continua ad esserci diffidenza verso gli omosessuali e che soprattutto, le pressioni del gruppo e le convenienze personali, inducono gli omosessuali, anche nei DS a nascondersi.
Come dimostrato, in Italia il popolo non è pronto a subire un’ulteriore dissonanza da parte di una minoranza miscredente e amorale, questo deve portare il nostro Governo a respingere qualsiasi proposta sull’argomento, nel rispetto della comune morale.
CONCORDIAMO CON LA SANTA SEDE E ADDITIAMO AL NOSTRO MONDO L'IMMORALE E SERVILE PRESIDENTE SARKOZS.
Il fascismo, ha cercato di combattere il fenomeno dell’omosessualità come problema sanitario a partire dalla scuola di primo grado, con insistenti controlli medici, oltre che, con l’allontanamento dalle occupazioni pubbliche di quanti davano segnali di omosessualità, senza mai per questo entrare nella loro sfera del diritto privato.
L’eredità dell’impegno fascista ha permesso all’attuale Repubblica di non porsi il problema dell’omosessualità per moltissimi anni.
Mussolini aveva ragione quando affermava che l’omosessualità non era un problema italiano ma dei popoli "d'oltralpe", se a chiedere all’Onu di depenalizzare dell’omosessualità è proprio la Francia.
Sarkozy, ritiene che la priorità del mondo in questo momento è quella di occuparsi degli omosessuali e di conseguenza dell’omofobia, ritiene prioritario per i popoli del mondo il riconoscimento delle unioni di due persone dello stesso sesso senza che questi vengano “mesi alla gogna”.
Per Sarkozy la priorità in questo momento per la Francia è quella di farsi portavoce, - dell’Europa delle patrie, “divisa su tutto” e oggi unità contro la morale - di una richiesta da presentare all’Assemblea delle Nazioni Unite a New York, per cancellare l’omosessualità dai codici penali di tutto il mondo.
A ragione, di fronte a questa ulteriore prospettiva alteratrice di insorgere la Santa Sede, che per bocca di Monsignor Celestino Migliore afferma “Qui, la questione è un’altra: con una dichiarazione di valore politico, sottoscrittada un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali diattuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protettedalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuovee implacabili discriminazioni”.
Sono ancora 91 le Nazioni che sanzionano chi si comporta o si dichiara omosessuale. Del resto la Cattocomunista Paola Binetti (del P.D.) afferma «Tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia», e ancora Francesco Rocchetti, scrive, durante l'ultimo congresso Regionale DS delle Marche, “Secondo le stime dell'organizzazione mondiale della sanità i gay e le lesbiche in Italia sono all'incirca il 5 - 10 % della popolazione. In sala ci saranno ora 300 persone, prego i compagni e le compagne gay di alzarsi in piedi. Dovrebbero essere almeno 15". Nessuno si è alzato, anzi dalla platea sono sorte risate e battute machiste. Nella rabbia ho urlato al microfono: "Basta con queste risatine da fascisti!" Comprensibile l'immediata reazione aggressiva della platea. Stavo tentando in quel momento di far emergere che, anche nei democratici di sinistra, continua ad esserci diffidenza verso gli omosessuali e che soprattutto, le pressioni del gruppo e le convenienze personali, inducono gli omosessuali, anche nei DS a nascondersi.
Come dimostrato, in Italia il popolo non è pronto a subire un’ulteriore dissonanza da parte di una minoranza miscredente e amorale, questo deve portare il nostro Governo a respingere qualsiasi proposta sull’argomento, nel rispetto della comune morale.
CONCORDIAMO CON LA SANTA SEDE E ADDITIAMO AL NOSTRO MONDO L'IMMORALE E SERVILE PRESIDENTE SARKOZS.
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