Grecia: elezione del 25 gennaio 2015, Alba Dorata è il terzo partito. Risultati
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Grecia: elezione del 25 gennaio 2015, Alba Dorata è il terzo partito. Risultati
La Grecia il 25 gennaio 2015 per la terza volta, in meno di tre anni, è tornata a votare per rinnovare il Parlamento e di conseguenza il Governo della Nazione.
Questa volta senza alcuna sorpresa (i sondaggi lo prevedevano da mesi), ha vinto le elezioni la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) il cui leader Alexis Tsipras, alle scorse elezioni europee si è candidato a capo di tutti i partiti dell’estrema sinistra
I sondaggi non hanno spaventato i partiti di governo di tornare al voto, sembra che non vedessero l’ora di passare la mano, con la segreta speranza di spingere la Grecia ancor più verso il baratro.
Certa della vittoria la sinistra europea già dai primi exit poll, che assegnavano a SYRIZA la maggioranza assoluta, raccogliendo un frutto ancora acerbo, gridava: “ora la politica europea dovrà cambiare“, seguita in questo grido dal vergognoso e complesso sistema informativo italiano, costretto a smentirsi, in tarda notte, appena concluso lo spoglio che assegnava al partito del borghese radicale Alexis Tsipras, solo 149 seggi, anche grazie ai 50 previsti dal premio di maggioranza, due in meno dei 151 necessari per raggiungere la maggioranza assoluta in parlamento, costringendo Tsipras ad un governo di coalizione.
Lo stesso sistema informativo che ha plasmato l’opinione pubblica spingendola a vedere SYRIZA come il sorgere del Sole da Nord, ha eclissato del tutto il positivo risultato ottenuto da ALBA DORATA, partito che pur essendo sotto il peso della persecuzione (Dirigenti e Deputati da parecchi mesi sono incarcerati) giudiziaria della magistratura ellenica, pur perdendo un seggio, dopo queste elezioni rappresenta la terza forza politica della Grecia.
C’è da ritenere che, la magistratura respingendo le richieste di rilascio dalla carcerazione preventiva del leader di ALBA DORATA N. Michaloliakos, e del suo vice Christos Pappas, ha intenzionalmente influito in queste elezioni sul gioco democratico, creando un clima di terrore anche nei confronti dei militanti i quali a differenza dell’elezioni del 2012 hanno avuto paura persino a candidarsi.
Anche se Alba Dorata non ha nulla da condividere con l’ideale Fascista, riteniamo ingiusto che venga (come i Fascisti italiani) perseguitata per le idea di nazione che, una volta raggiunto il potere vuole trasmettere all’intero popolo greco.
Questa volta senza alcuna sorpresa (i sondaggi lo prevedevano da mesi), ha vinto le elezioni la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) il cui leader Alexis Tsipras, alle scorse elezioni europee si è candidato a capo di tutti i partiti dell’estrema sinistra
I sondaggi non hanno spaventato i partiti di governo di tornare al voto, sembra che non vedessero l’ora di passare la mano, con la segreta speranza di spingere la Grecia ancor più verso il baratro.
Certa della vittoria la sinistra europea già dai primi exit poll, che assegnavano a SYRIZA la maggioranza assoluta, raccogliendo un frutto ancora acerbo, gridava: “ora la politica europea dovrà cambiare“, seguita in questo grido dal vergognoso e complesso sistema informativo italiano, costretto a smentirsi, in tarda notte, appena concluso lo spoglio che assegnava al partito del borghese radicale Alexis Tsipras, solo 149 seggi, anche grazie ai 50 previsti dal premio di maggioranza, due in meno dei 151 necessari per raggiungere la maggioranza assoluta in parlamento, costringendo Tsipras ad un governo di coalizione.
Lo stesso sistema informativo che ha plasmato l’opinione pubblica spingendola a vedere SYRIZA come il sorgere del Sole da Nord, ha eclissato del tutto il positivo risultato ottenuto da ALBA DORATA, partito che pur essendo sotto il peso della persecuzione (Dirigenti e Deputati da parecchi mesi sono incarcerati) giudiziaria della magistratura ellenica, pur perdendo un seggio, dopo queste elezioni rappresenta la terza forza politica della Grecia.
C’è da ritenere che, la magistratura respingendo le richieste di rilascio dalla carcerazione preventiva del leader di ALBA DORATA N. Michaloliakos, e del suo vice Christos Pappas, ha intenzionalmente influito in queste elezioni sul gioco democratico, creando un clima di terrore anche nei confronti dei militanti i quali a differenza dell’elezioni del 2012 hanno avuto paura persino a candidarsi.
Anche se Alba Dorata non ha nulla da condividere con l’ideale Fascista, riteniamo ingiusto che venga (come i Fascisti italiani) perseguitata per le idea di nazione che, una volta raggiunto il potere vuole trasmettere all’intero popolo greco.
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