Oleotto: le frasi fatte!

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Messaggio  Admin Mer 23 Set 2015, 21:04

Oleotto: le frasi fatte! 24654911

Il regime lo ritiene un regista, per noi il 38enne Matteo Oleotto, è un essere vile, tale si è dimostrato, partecipando alla manifestazione degli sfascisti tenutosi il 19 settembre 2015, contro l’apertura di una sede di CasaPound a Gorizia. Questo falso democratico, pone molteplici motivazioni: <>, <>, <>.

Motivazioni del tutto astratte giustificate dalla sua personale  impenetrabile ignoranza. Non è accettabile l’accusa che muove ai militanti di CasaPound, di essere degli ignoranti, in quanto rappresentando altro, sono costretti ad essere preparati, pronti a contrastare l’ipocrisia e soprattutto la costante ignoranza delle belve rosse.
Oleotto, ha affermato di avervi preso parte <> in quanto specie in questo periodo storico delicato come quello che stiamo vivendo. Un periodo in cui tutto c’è bisogno tranne che dell’ignoranza, di cui il Fascismo è portatore.

Il “regista” goriziano di “Zoran il mio nipote scemo” a paura che le persone in quello stanzino (sede di CasaPound) non capiscono la complessità della nostra epoca, e magari ai ragazzini che possono confluirvi venga trasmessa l’ignoranza che di certo non porterà all’integrazione.  

Questo inutile essere, si è integrato molto bene fra i pochi goriziani   intervenuti in rappresentanza della barbarie rossa locale, constatato che la maggior parte dei protestatari giungeva, soprattutto in treno, da altre parti della regione.
Ignoranza è difendere i valori dello straniero, e per far questo, si alimentano inesistenti paure con frasi speculari alle qualli  l’idiozia della sinistra l’ha indotte.

Pur sapendo che i fascisti sanno resistere ad ogni loro prepotenza, le belve rosse nascondono l’ignoranza o meglio l’arroganza dietro il reato di apologia del Fascismo,  opponendo  ad esso una falsa “democrazia”.

Nel ventennio Fascista il mondo ha dovuto riconoscere all’Italia e al suo  Popolo il prestigio di Nazione, nella cultura, nello sport e nell’economia. Ma soprattutto per i diritti che il governo aveva riconosciuto ad esso nel campo del lavoro, della previdenza, della salute. Prestigio che nessun governo altro governo ha saputo garantirgli … . Ignoranza. è nascondere che la cittadina di Gorizia fu proclamata capoluogo di provincia nel V anno dell’Era Fascista, e che negli anni a seguire ebbe i privilegi che il Fascismo riconobbe ai territori di confine.

Agli “intelligenti”,  ricordiamo che Gorizia rimase sotto il potere Asburgico fino al 1918, senza che questi riconoscessero alcun diritto ai popoli che vi risiedevano quel territorio, fu il fascismo che oltre a una miriade di piccole opere pubbliche dette il via alla ricostruzione di strade, ferrovie, cimiteri e industrie, costruendo il primo aeroporto e la creazione della “cittadella” sanitaria, in cui era, ovviamente compreso l’ospedale. Fu il Fascismo a restituire ai goriziani, riportandolo agli albori il Parco, e il Castello (oggi Museo del Medioevo) simbolo della città, che aveva subito notevoli danni durante la Grande Guerra e al quale volle aggiungere un nuovo simbolo, il leone veneziano.

Del tempo che fu, altro aver paura, altro l’ignoranza!
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