Fascismo: i persecutori nel 2020

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Messaggio  Admin Dom 15 Mar 2020, 02:39

Fascismo: i persecutori nel 2020 Libera19

Il 14 febbraio 2020 senza alcuna vergogna  la falsa “democrazia”,  utilizzando i suoi asserviti, dopo aver premesso  l’assoluzione in Corte d’assisi, ha preteso la condannato di 11 Camerati, dalla Corte d’Appello.  
 
Condanne che nella rossa Milano è più che facile ottenere. 
 
Il  fatto è accaduto il 23 marzo 2017, 98° anniversario della ricorrenza  di  Piazza S. Sepolcro (MI), quando per la prima volta si incontrarono alcuni Patrioti. L’occasione ha unito in un sol Fascio i  Camerati nel cimitero Monumentale di Milano, con un unico scopo ricordare il Sacrificio di quanti si erano emulati per rendere grande la Patria. Combattendo la barbara violenza  rossa, la quale mirava a costituire il Soviet italiano.  Ricordo che come prassi include il cameratesco grido del “Presente”, e lo spontaneo braccio destro teso al cielo, gesto che l’asservita Digos e la puzzolente marmaglia dei traditori ha denunciato agli organi giudiziari, denuncia esaminata dalla Corte d’Assisi di Milano, la quale in quel gesto spontaneo non ha trovato nulla di apologetico, assolvendo tutti e 11 imputati.
Assoluzione impugnata dalla “rossa” procura, la quale esigeva 11 condanne.
 
Detto fatto:  
 
Per i nuovi servi, quei Camerati hanno la colpa d’aver risposto alla “chiamata del Presente” con il Saluto Romano, saluto che richiama l’apologia del Fascismo. Apologia che per le vecchie e nuove merde è da ritenersi un reato penale. E questo deve essere. A sentire quanto ha detto la sostituta pg Daniela Meliota davanti al collegio presieduto da Giovanni Ichino, noi Fascisti dobbiamo continuare ad accettare la persecuzione e le infondate accuse mossaci dai vili traditori silenziosamente. La Meliota ha avuto la sfacciataggine di affermare che il saluto dei romani, ripreso quale valore universale dai Fascisti, “aumenta la solennità del contesto”  e con essa il “pericolo di attrazione e di diffusione di idee “discriminatorie”.
 
Vi è da chiedersi quali sono le idee discriminatorie, e contro  chi furono mosse se no contro  i traditori della nostra Nazione. he il Fascismo voleva  Grande.
I suoi colleghi nel ventennio hanno mai contestato una delle idee che la sbraitante pg ritiene discriminanti.    
Uno sbraitare che, come sempre, doveva giustificare la preventiva decisione di condanna dei Fascisti, attraverso l’applicazione della legge Mancino che (asserviva definitivamente il popolo italiano al sionismo) punisce i reati di odio e discriminazione razziale. Una condanna persecutoria ad un mese e dieci giorni, oltre ad  una sanzione di 200 euro, per gli 11 Camerati, i quali unitamente a tanti altri nell’ormai lontano 2017 risposero alla “chiamata del presente” con il Saluto romano.
 
La Corte d’Appello ha ribaltato il verdetto dei giudici di primo grado i quali ritennero che: in quei gesti non ci sarebbe stato "pericolo concreto di ricostituzione del Partito fascista". Nella motivazione della sentenza, che aveva assolto gli undici Camerati, tra cui Norberto Bergna che: effettuò la "chiamata del presente" per i Camerati), in un passaggio scrissero che non si poteva attribuire "carattere discriminatorio o razzista" al "saluto commemorativo dei primi caduti della "rivoluzione fascista" o del poeta Marinetti, giacché tale connotazione era del tutto assente al momento della nascita dei "fasci di combattimento" ed estranea al pensiero di Marinetti".

Per il pm, che ha impugnato le assoluzioni, il compito dei giudici "non deve essere quello di cimentarci in ricostruzioni storiche", perché ciò che deve essere "incriminato" è "il compimento di manifestazioni univocamente usuali del Partito fascista", un'organizzazione che aveva tra i"propri fini anche il compimento di una politica e di attività, anche violente, di carattere discriminatorio".

A questo inutile essere colmo d’Odio i Camerati milanesi e con essi dell’interra Italia, che intendono - come noi - sconfiggere il liberalismo, debbono rispondere emulando “Gli Apofasimeni”.
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