La Sicilia scacciata dalla “democrazia liberale” e dalla mafia, altro che Covid-19.

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 La Sicilia scacciata dalla “democrazia liberale” e dalla mafia, altro che Covid-19. Empty La Sicilia scacciata dalla “democrazia liberale” e dalla mafia, altro che Covid-19.

Messaggio  Admin Sab 03 Apr 2021, 18:38

 La Sicilia scacciata dalla “democrazia liberale” e dalla mafia, altro che Covid-19. Libera66

30 marzo 2021: La mafia dispone di falsificare i test Covid, la magistratura indaga, e colpisce i potenti della politica.

Il Governo Musumeci, nel momento più difficile per il Popolo ha gettato nel caos la Sicilia. I carabinieri del Nas di Palermo e del Comando provinciale di Trapani hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di Trapani (il quale nel contempo ha dichiarato la propri incompetenza territoriale inviando gli atti a Palermo), su richiesta, in via urgente, della procura, nei confronti di appartenenti al Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione, con l’accusa di aver diffuso dati falsi sui reali decessi e contagiati causati dal Covid-19 , il tutto per evitare colorazioni penalizzanti.

I reati contestati sono falso materiale ed ideologico in concorso.

Questo grave comportamento e figlio delle tante abiurare che Musumeci e i suoi adepti hanno fatto nel tempo. Se in questi anni dirsi Fascisti è divenuto un grande ostacolo per coloro che intendono fare carriera in politica, l’ex Camerata Musumeci, almeno doveva restare coerente in uno dei principi più importanti, - mettere la persona giusta al posto giusto - nominare negli assessorati persone esperte e qualificate cosa che non ha fatto, come dimostra il caso di Ruggero Razza nominato Assessore alla sanità, un avvocato può capire di calcio non certo di problemi sanitari, specie se nel contempo si sviluppa – come è accaduto – una grave epidemia.

Questa sua impreparazione lo ha messo nei guai, vista la notifica dell’invito a comparire e contestualmente l’avviso di garanzia, nonché il sequestro dei telefoni cellulari. Razza al momento risulta solo indagato e per questo ha pensato bene di lasciare l’assessorato, gli inquirenti affermano: “se bene su di esso al momento non emerge ancora compendio investigativo grave” “è emerso il parziale coinvolgimento nelle attività delittuose del dipartimento”, per questo è sempre più probabile una incriminazione per falsità materiale ed ideologica.

Le intercettazioni: "I morti? Spalmiamoli un poco"

Un'indagine nata per caso lo scorso anno, i carabinieri indagavano su un laboratorio di Alcamo che avrebbe rilasciato centinaia di tamponi negativi invece che positivi. I pm hanno deciso di fare un approfondimento all’assessorato regionale alla Sanità, attivando alcune intercettazioni, da cui sono emerse le prime conversazioni sospette in cui si parlava di modificare i dati giornalieri dei contagi e dei tamponi. Dal mese di novembre sono circa 40 gli episodi di falso documentati, l’ultimo dei quali risalente al 19 marzo.

Il Gip parla di “disegno politico scellerato”, escludendo al momento il presidente della Regione Musumeci, che pare tratto in inganno dalle false informazioni. Musumeci forte della dichiarazione del Gip, a caldo commenta - sono sorpreso – aggiungendo: “ho fiducia nell'assessore Razza: se dovesse risultare responsabile prenderebbe da solo le decisioni conseguenti”.
Eppure Ruggero Razza si è amalgamato nella formazione politica della ricerca del potere che da sempre distingue Musumeci, seguendolo in tutte le sue dissacranti avventure.
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