Viktor Orban: l’Europa degli asserviti!

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Messaggio  Admin Dom 18 Set 2022, 17:31

Viktor Orban: l’Europa degli asserviti! Liber315

La globalizzazione del sionismo ormai non ha limiti, persa la fede religiosa promuove quella politica collegandola fortemente ai Protocolli di Sion. L’obbiettivo è distruggere i nazionalismi cosi come predicava il Marxismo, a questo mirano i continui attacchi al Governo ungherese da parte del sempre più servile potere partitico europeo il quale si costituisce in gruppi per dividersi prebende  e influenze lobbistiche.            
• 176 deputati  sono  iscritti  al gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani);
• 145 deputati sono iscritti al  gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo;
• 103 deputati al gruppo del Renew Europe Group;
•   72 deputati sono iscritti al gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea;  
•   65 deputati sono iscritti al gruppo Identità e Democrazia;
•   63 deputati sono iscritti al gruppo dei Conservatori e Riformisti europei;  
•   43 sono i deputati iscritti al gruppo dei non Iscritti;
•   38 sono i deputati iscritti al gruppo della Sinistra al Parlamento europeo - GUE/NGL d.
Questi gruppi sopravvivono supportati dal  più  vergognoso antiFascismo, in quanto esprimono le retoriche ideologie del XX° secolo legate alle orme dei vincitori della 2° guerra mondiale, i quali hanno imposto da una parte il capitalismo di stato dall’altra quello privato, forme di sfruttamento, che il Fascismo ancora oggi ritiene inaccettabile in quanto non permettono all’essere umano  il miglioramento della propria condizione culturale ed economica.

Per questo non giustifichiamo l’ulteriore attacco mosso dai gruppi delle sinistre appoggiate incondizionatamente dal PPE, contro il Popolo Ungherese il quale nel aprile 2022 pur avendo la possibilità del cambiamento hanno riconfermato e rafforzato al potere Orban, dimostrando di apprezzare il suo Governo.
Governo, accusato da  una relazione (testo non legislativo) dell’eurodeputata (nata in Inghilterra  ed eletta in Francia) facente parte al gruppo dei Verdi/Ale, Gwendoline Delbos-Corfield, nella quale descrive una presumibile situazione che permette di bollare il Governo di Budapest come una "minaccia sistemica" per i valori fondanti dell’Europa.

Questa la ridicola accusa mossa ad una settimana della vittoria ( dopo 30 anni) della destra in Svezia e a due dalle elezioni politiche italiani.

I sinistri parlamentari, ai quali, come sempre si, sono accodati quelli del PPE con 433 voti favorevoli su 705 eletti nei 27 stati membri dell’ Unione europea, si sono premurati a chiedere alla Commissione  l’applicazione dell'articolo 7 del Trattato che non richiede l’unanimità degli Stati membri per riconoscere l'esistenza di un rischio a danno dei valori della Ue, né per formulare raccomandazioni concrete o per fissare scadenze, secondo la relazione qualsiasi ritardo nell’applicazione della procedura dell’articolo 7 a tutela dei valori europei in Ungheria «equivarrebbe a una violazione dello stato di diritto da parte del Consiglio stesso.
La Commissione dovrebbe ritardare l’approvazione del piano di ripresa dell’Ungheria fino a quando non si sottometterà all’imposizione del semestre europeo e metterà in atto le decisioni dei tribunali della Corte di giustizia europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Il Parlamento insiste aggiungendo che dovrebbero essere esclusi dal finanziamento i programmi di coesione che contribuiscono all’uso improprio dei fondi europei o partecipano a violazioni dello stato di diritto e dovrebbe essere applicato più rigorosamente il regolamento sulle disposizioni comuni e il regolamento finanziario.
Le preoccupazioni dei sinistri europarlamentari riguardano l'indipendenza della magistratura (la vorrebbero come in Italia, alla Palamara), le libertà civili ( li vorrebbero senza regole), la corruzione (dovrebbe raggiungere quelle dei  politici italiani, francesi e tedeschi), per non parlare del  conflitti di interesse, la libertà di espressione (da concedere solo agli antiFascisti), comprendendo il pluralismo dei media (attuando canoni e abbonamenti, all’italiana).
Comprendendo la libertà accademica ( per fare ingrassare i baroni della cultura), la libertà religiosa, la libertà di associazione, la parità di trattamento, compresi i diritti delle persone Lgbtiq, i diritti delle minoranze, nonché quelli dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati.
Insomma un Ungheria che sviluppi le problematiche promesse da George Soros e dalla sinistra globalista, purtroppo per entrambi il Fidesz  e il  KDNP tra proporzionale e maggioritario  hanno eletto 135 deputati mentre la coalizione di tutti gli altri partiti ne a eletto 57, di cui solo 10 aderenti al Partito Socialista Operaio Ugherese (MSZMP).

Il parlamento europeo approvando quella relazione il 15 settembre 2022 ha aizzato contro se stesso anche i partiti dell’opposizione ungherese i quali hanno fatto fronte comune con il governo che i sinistri europei avevano inteso attaccare.

In Italia questo attacco si è rivolto contro la Lega, gruppo ID  e Fratelli di Italia, gruppo ECR, i quali  coerentemente con le altre formazioni appartenenti ai due gruppi hanno votato contro il rapporto, opponendosi in blocco contro «la relazione  basata su opinioni soggettive e affermazioni politicamente distorte».

È venuto il tempo di abbattere questa Europa serva, per dar voce e potere ai Popoli che vivono il continente compresi quelli russi. Questo richiede la forte volontà di diventare Padroni di se stessi, liberandosi dalla zavorra del liberismo americano.  
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