Walter Spedicato: 9 maggio 1992/2006, Presente!

Descrizione: Walter è un fascista, non perché gli è stato impedito di vedere un “film” americanata (come fu per il giovane G. Fini), ma per convinta scelta di parte, inizia a fare politica quando frequenta la facoltà di giurisprudenza. E’ tra i fondatori del movimento “Lotta di Popolo” di cui gestì a lungo la Libreria Romana, impegno politico che presto ritenne insufficiente, e per questo insieme ad altri nel 1976 fonda l’organizzazione “Terza Posizione” - il nome riprende l’ideologia del “tercerismo” di Peron. Cioè la ricerca di una terza via tra comunismo e capitalismo. Tp punta alla creazione di un modello di stato neofascista, indipendente dai modelli contrapposti di Usa e Urss. Il motto è: “Né fronte rosso, né reazione, Terza Posizione!” -.
Nel 1980, ad appena quattro anni dall’inizio di quella nuova avventura politica, anche lui, che all’avvento della lotta armata ne fu deciso avversario, conoscerà la persecuzione della giustizia sovversiva. Lui, che si sapeva innocente, preferì l’esilio alla galera, scelse di rifugiarsi in Francia, dove, (non’ostante i rimpatri clandestini per rilanciare la dinamica politica) è costretto a trascorrere 12 lunghi anni. Da Parigi animò il Centro Studi Orientiamanti & Ricerca.

Proprio in Francia viene colto da un raro fenomeno di allargamento arteriale che ha finito, nel maggio del 1992, dopo tre operazioni e vari mesi di degenza, con lo stroncarlo. Mentre, in ambulanza, raccontava barzellette….

La morte a Walter Spedicato non è data né da armi contundenti né da armi da fuoco, ma attraverso una lenta ed inesorabile persecuzione, messa in atto da Pubblici ministeri, “sovversivi”. Ad ogni procedimenti processuali che si chiudeva con l’assoluzione, i “sovversivi” facevano corrispondere una nuova incriminazione.

Biografia: Walter Spedicato nasce il 26 ottobre 1947 nel comune di Novoli (Lecce), dove trascorre la sua giovinezza.
Compie gli studi universitari a Roma alla facoltà di giurisprudenza ma l’attività politica intrapresa nella capitale d’Italia, non gli consentirà di giungere alla laurea.
Era un uomo di cuore, incapace di qualunque compromesso, testardo come un mulo ma allo stesso tempo entusiasta e generoso, sicuramente, avrebbe avuto grandi difficoltà a ritrovarsi in una delle sedicenti area che fa della meschinità, dell’opportunismo immediato, del relativismo, del trasformismo ideologico, delle deviazioni fondamentaliste e confessionali ( che, per la sua indole sanguigna, forse più d’ogni altra cosa lo avrebbero reso furioso) un mosaico di pulsioni atte a mascherare il nulla.

Stato processuale: Considerato che tutte le accuse contro di lui si dimostrarono infondate e fu sempre assolto dalle imputazioni contestategli, il comune di Novoli (LE) sabato 10 giugno 2006 lo ha ricordato, rendendogli il dovuto omaggio.