Giorgia Meloni, Approfittatrice e Bastarda
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Giorgia Meloni, Approfittatrice e Bastarda
Ormai prossima al governo della Nazione la Meloni come Fini-to intende continuare il camino di purificazione del suo trascorso.
Entrata a far parte del Fronte della Gioventù (quando per aderirvi era necessario specificare se si apparteneva alla Corporazione degli studenti o dei lavoratori - quale atto più di questo per dirsi Fascista -), quale reazione opposta e contraria al padre comunista, che l’aveva abbandonata unitamente agli altri componenti della famiglia, altro che “Dio, Patria, Famiglia”.
Come il Fini-to, questa giovane “ribelle” inizia a percorrere il percorso degli incarichi, a scapito dei migliori.
Nel settembre 2008, dopo essersi comodamente seduta in più di una poltrona, dà forza al vile truffatore Fini-to il quale aveva affermato: “la destra si riconosceva pienamente nell’antiFascismo” (smuovendo un codazzo di polemica all'interno di Alleanza Nazionale) la Meloni accondiscendendo il Traditore dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protési nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo». In quella occasione, l'Unione dei Giovani Ebrei espresse soddisfazione per le sue parole.
Per questo non ci siamo sorpresi, quando ormai ad un passo della poltrona più autorevole, in occasione del 79esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma, in una imprudente riflessione la Meloni ha dichiarato: “La vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa”.
L’imprudenza sta proprio nell’utilizzo della parola nazifascista, linguaggio utilizzato dalle merde sinistre che mentendo si sono da tempo elevati a salvatori della falsa “democrazia”, la Meloni dovrebbe sapere, a nostro pari, che i Fascisti hanno iniziato un tentativo di riorganizzazione il 23 settembre 1943, nella lontana provincia di Como e pertanto non erano in condizione di influire sugli accadimenti romani del 16 ottobre dello stesso anno.
Comunque c’è da dire che all’epoca gli ebrei romani hanno raccolto quello che avevano seminato, Odio e Tradimenti.
Questa ulteriore bastardata della Meloni, possa spingere i camerati che l’hanno votata a una profonda riflessione, ricordando che i Fascisti che non hanno tradito avevano invitato all’astensione, avendo avuto un seguito non indifferente. Per questo oggi come ieri possiamo affermare che gli ex sono approfittatori e bastardi.
Entrata a far parte del Fronte della Gioventù (quando per aderirvi era necessario specificare se si apparteneva alla Corporazione degli studenti o dei lavoratori - quale atto più di questo per dirsi Fascista -), quale reazione opposta e contraria al padre comunista, che l’aveva abbandonata unitamente agli altri componenti della famiglia, altro che “Dio, Patria, Famiglia”.
Come il Fini-to, questa giovane “ribelle” inizia a percorrere il percorso degli incarichi, a scapito dei migliori.
Nel settembre 2008, dopo essersi comodamente seduta in più di una poltrona, dà forza al vile truffatore Fini-to il quale aveva affermato: “la destra si riconosceva pienamente nell’antiFascismo” (smuovendo un codazzo di polemica all'interno di Alleanza Nazionale) la Meloni accondiscendendo il Traditore dichiara: «Basta con questa storia del fascismo e dell'antifascismo. Siamo nati a ridosso degli anni ottanta e novanta, siamo tutti protési nel nuovo millennio»; «difenderemo i valori sui quali si fonda la Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo». In quella occasione, l'Unione dei Giovani Ebrei espresse soddisfazione per le sue parole.
Per questo non ci siamo sorpresi, quando ormai ad un passo della poltrona più autorevole, in occasione del 79esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma, in una imprudente riflessione la Meloni ha dichiarato: “La vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa”.
L’imprudenza sta proprio nell’utilizzo della parola nazifascista, linguaggio utilizzato dalle merde sinistre che mentendo si sono da tempo elevati a salvatori della falsa “democrazia”, la Meloni dovrebbe sapere, a nostro pari, che i Fascisti hanno iniziato un tentativo di riorganizzazione il 23 settembre 1943, nella lontana provincia di Como e pertanto non erano in condizione di influire sugli accadimenti romani del 16 ottobre dello stesso anno.
Comunque c’è da dire che all’epoca gli ebrei romani hanno raccolto quello che avevano seminato, Odio e Tradimenti.
Questa ulteriore bastardata della Meloni, possa spingere i camerati che l’hanno votata a una profonda riflessione, ricordando che i Fascisti che non hanno tradito avevano invitato all’astensione, avendo avuto un seguito non indifferente. Per questo oggi come ieri possiamo affermare che gli ex sono approfittatori e bastardi.
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