Agorà: il film che non vedremo
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Agorà: il film che non vedremo
APPELLO! FIRMA LA PETIZIONE
Sarà nelle sale di molti paesi del mondo, ma in Italia nessuno ha ancora acquistato i diritti.
La paura degli eventi e della verità, spinge la censura italiana a bloccare la diffusione del film del regista spagnolo Alejandro Amenàbar "Agorà", per impedire la diffusione e la conoscenza della vita della filosofa e martire, anticristiana, Ipazia.
Per denunciare questo ingiustificato e vergognoso comportamento si può sottoscrivere una petizione affinché il film “Agora” possa essere liberamente proiettato e diffuso in Italia; è assurdo nel ventunesimo secolo impedire la diffusione di un film che propone uno dei tanti avvenimenti storici, d’un ormai lontano secolo. La filosofa Ipazia, vissuta ad Alessandria d'Egitto fra la fine del IV e l'inizio del V secolo, diffondeva la grande cultura greca ed educava la cittadinanza (agorà) mediante lo studio, insegnava Filosofia, Matematica, Astronomia.
Ipazia, rappresentava una insopportabile e doppia anomalia: era una donna e per giunta pensava. Scomoda soprattutto al cattolicesimo apostolico romano, che in alleanza col decadente impero romano, aveva ottenuto nel 380 l'editto di Tessalonica con cui lo Stato diventava il braccio armato che perseguitava quanti non si conformassero ai dogmi cattolici.
Ipazia venne fatta a pezzi con cocci taglienti, gettati poi per spregio ulteriore nel "cinerone" dove si bruciava la spazzatura. I suoi assassini erano monaci fanatici ed analfabeti servi del vescovo di Alessandria, Cirillo.
Questa figura di donna scomoda, apprezzata e stimata dai colti, ma difforme dal mito mariano che lo stesso Cirillo stava contribuendo a costruire, può fare paura ancora oggi? Chi ha interresse a bloccare la diffusione di un film che propone la storia di una donna speciale che ha vissuto la propria vita seguendo gli insegnamenti che il padre gli aveva trasmesso?
Noi fascisti, non possiamo avvalere nessuna iniziativa di censura, essendo noi, le prime vittime della censura democratico-capitalista, condanniamo ogni forma di censura, alla conoscenza e alla verità.
Camerati! sottoscriviamo la petizione, affinché il film "agorà" possa essere liberamente proiettato e diffuso in Italia, collegati al seguente sito internet http://www.petitiononline.com/agorait/petition-sign.html .
La paura degli eventi e della verità, spinge la censura italiana a bloccare la diffusione del film del regista spagnolo Alejandro Amenàbar "Agorà", per impedire la diffusione e la conoscenza della vita della filosofa e martire, anticristiana, Ipazia.
Per denunciare questo ingiustificato e vergognoso comportamento si può sottoscrivere una petizione affinché il film “Agora” possa essere liberamente proiettato e diffuso in Italia; è assurdo nel ventunesimo secolo impedire la diffusione di un film che propone uno dei tanti avvenimenti storici, d’un ormai lontano secolo. La filosofa Ipazia, vissuta ad Alessandria d'Egitto fra la fine del IV e l'inizio del V secolo, diffondeva la grande cultura greca ed educava la cittadinanza (agorà) mediante lo studio, insegnava Filosofia, Matematica, Astronomia.
Ipazia, rappresentava una insopportabile e doppia anomalia: era una donna e per giunta pensava. Scomoda soprattutto al cattolicesimo apostolico romano, che in alleanza col decadente impero romano, aveva ottenuto nel 380 l'editto di Tessalonica con cui lo Stato diventava il braccio armato che perseguitava quanti non si conformassero ai dogmi cattolici.
Ipazia venne fatta a pezzi con cocci taglienti, gettati poi per spregio ulteriore nel "cinerone" dove si bruciava la spazzatura. I suoi assassini erano monaci fanatici ed analfabeti servi del vescovo di Alessandria, Cirillo.
Questa figura di donna scomoda, apprezzata e stimata dai colti, ma difforme dal mito mariano che lo stesso Cirillo stava contribuendo a costruire, può fare paura ancora oggi? Chi ha interresse a bloccare la diffusione di un film che propone la storia di una donna speciale che ha vissuto la propria vita seguendo gli insegnamenti che il padre gli aveva trasmesso?
Noi fascisti, non possiamo avvalere nessuna iniziativa di censura, essendo noi, le prime vittime della censura democratico-capitalista, condanniamo ogni forma di censura, alla conoscenza e alla verità.
Camerati! sottoscriviamo la petizione, affinché il film "agorà" possa essere liberamente proiettato e diffuso in Italia, collegati al seguente sito internet http://www.petitiononline.com/agorait/petition-sign.html .
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