L’aviazione civile è nata e si è sviluppata nell’Italia Fascista, che ha dato ad essa la massima cura.

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Messaggio  Admin Mer 24 Ott 2012, 23:19

L’aviazione civile è nata e si è sviluppata nell’Italia Fascista, che ha dato ad essa la massima cura. Libera73L’aviazione civile è nata e si è sviluppata nell’Italia Fascista, che ha dato ad essa la massima cura. 2_pubb10

Chi  costruiva gli apparecchi.  – le Case costruttrici di apparecchi per l’aviazione civile e per la militare erano: a TORINO, la Fiat e l’Aeronautica d’Italia; a MILANO, la Caproni e la Breda; a SESTO CALENDE, la Idrovolanti alta Italia; a VARESE, la Aeronautica Macchi; a MONFALAONE, il Cantiere navale triestino; a GENOVA, la Piaggio; a NAPOLI, le Officine Ferroviarie meridionali.
Le Case costruttrici di motori erano: a TORINO la Fiat e a MILANO la Isotta-Fraschini. Le une e le altre producevano apparecchi di tipo italiano.

Il traffico, -  ogni anno sono stati percorsi su tutte le line dell’aviazione civile italiana, 4.008.965 chilometri in 22.433 ore di volo. Sono stati trasportati 32.043 viaggiatori; 42.026 chilogrammi di posta e giornali; 422.110 chilogrammi di bagagli e 148.815 chilometri di merci.
Dopo gli anni trenta il movimento aumentava ogni anno di più. Tanto da  raddoppiare queste cifre.

Per il traffico sulle linee aeree dell’aviazione civile erano impegnati apparecchi di vario tipo, sistemati per il trasporto di passeggeri e bagagli.
Due tipi di apparecchi italiani da traffico furono l’idrovolante <> dei Cantieri navali triestini e l’idrovolante Savoia Marchetti <>. Il primo, a tre motori Isotta-Fraschini, poteva trasportare da 9 a 12 passeggeri e l’equipaggio. Oltre la cabina passeggeri, portava nello scafo una piccola cucina a fornelli elettrici, un gabinetto, un bagagliaio. Poteva ammarare anche in alto mare. Era lungo metri 16 e largo 22 e aveva una velocità di 180 chilometri all’ora.
Il secondo poteva trasportare 11 passeggeri e raggiungere una velocità di 190 chilometri l’ora.

Apparecchi da turismo. – in Italia si costruirono anche apparecchi da turismo, adatti cioè ad essere impiegati da privati, che volevano viaggiare per aria col proprio apparecchio, come si viaggia con la propria automobile. Questi apparecchi avevano già ottimamente servito per lunghi viaggi, fino a raggiungere il Giappone attraverso la Siberia. L’aeroplano Breda è monoplano a due posti con le ali ripiegabili in modo da rendere assai facile il ricovero o, quando occorresse, anche il trasporto per ferrovia. Poteva raggiungere il massimo di velocità di 180 chilometro all’ora. L’aeroplano Fiat anch’esso monoplano biposto, con ali ripiegabili, raggiungeva la velocità massima di 160 Chilometri e aveva la possibilità di sollevarsi a atterrare in breve spazio. L’aeroplano  Romeo <> e il Caproni <> erano biplani biposti e raggiungevano i 168 chilometri all’ora.
     
Le prime linee aeree istituite all’epoca furono le seguenti: Torino-Trieste; Trieste-Zara-Ancona; Trieste-Venezia-Ancona; Roma-Genova; Roma-Napoli-Palermo; Roma-Venezia; Venezia- Brindisi; Roma-Cagliari; Roma-Milano, Milano-Trento-Bolzano; Milano-Torino; Milano-Rimini; poi: Roma Tripoli; Roma-Genova-Barcellona; Genova-Roma-Alessandria d’Egitto; Brindisi-Atene-Costantinopoli; Venezia-Vienna; Roma-Tunisi; Roma-Cagliari-Tunisi;  Palermo-Tunisi; Brindisi-Valona; e in Albania: Valona-Tirana; Tirana-Scutari; Tirana-Coritza; Valona-Argirocastro.

Le stazioni aeree (aeroporti e idrovolanti) erano in ordine alfabetico, le seguenti:
Ancona, Ancona (Loreto); Bari (Gioia del Colle); Bolzano; Brindisi, Brindisi (San Vito); Cagliari; Genova; Lussimpiccolo; Milano; Napoli (Molo Beverello); Napoli (Capodichino)) Palermo; Pavia; Portorose; Rimini; Roma (Littorio); Roma (Ostia); Siracusa; Terranova-Pausania; Tobruck; Torino (Aeroporto); Torino (Idroporto); Trento; Trieste; Tripoli; Venezia (Lido); Venezia Sant’Andrea); Zara.

Questo esempio di civiltà fu interrotto dagli anglo-americani, prima con le sanzioni e alcuni anni dopo con la guerra mondiale.  


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