Tradimento dell'Austria - Ungheria ai danni dell'Italia

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Messaggio  Admin Ven 26 Set 2008, 19:08

Nel 1882 l’Italia, trascurando le aspirazioni degli irredentisti, aderì alla Triplice Alleanza per proteggersi dal costante pericolo rappresentato dall’ostilità della Francia nei confronti del nostro giovane Stato e per entrare nel quadro politico delle potenze mondiali. Tale adesione, oltre ad inserire automaticamente l’Italia nel gioco dei problemi internazionali, le assicurò l’aiuto dell’Austria a della Germania nel caso, come si temeva, venisse attaccata dalla Francia.
Il trattato, che aveva la validità di cinque anni, venne successivamente rinnovato ogni sei anni fino a raggiungere la durata di trent’anni, nel corso dei quali vennero apportate parecchie sostanziali modifiche a vantaggio dell’Italia. Tali modifiche contemplavano per l’Italia la concessione di occupare territori nei balcani, nel caso in cui l’Austria non riuscisse a mantenere lo statu quo in Oriente; l’aiuto della Germania nel caso in cui la Francia avesse tentato di allargare l’occupazione della Tripolitania e del Marocco, e l’appoggio della stessa per la questione africana; l’approvazione dell’Austria per l’azione italiana in Libia. Il Trattato, tra l’altro, con l’articolo sette stabiliva: << l’Austria – Ungheria e l’Italia, che mirano solo alla conservazione dello statu quo in Oriente, si obbligano a far valere la loro influenza affinché ogni mutamento territoriale dannoso ad una o all’altra delle Potenze contraenti venga evitato; esse si daranno tutte le spiegazioni atte a chiarire le intenzioni rispettive come quelle di altre Potenze. Se si avverasse il caso che, nel corso degli avvenimenti, il mantenimento dello statu quo nel territorio balcanico, nelle coste o nelle isole ottomane dell’Adriatico o dell’Egeo divenisse impossibile e che – sia in conseguenza del procedimento di una terza Potenza, sia per altre cause – l’Austria o l’Italia fossero costrette a mutare lo statu quo con una occupazione temporanea o duratura , questa occupazione potrà avvenire solo dopo precedenti accordi fra le due Potenze, in base al principio di reciproco compenso per tutti vantaggi territoriali o d’altro ordine che una di esse venisse a conseguire oltre al presente statu quo e in modo da soddisfare le pretese giustificate d’ambo le parti>>.
Dopo l’attentato di Serajevo che costo la vita all’arciduca ereditario Francesco Ferdinando d’Austria - Este e alla consorte duchessa di Hohenberg, e la immediata conseguente azione dell’Austria contro la Serbia che portò alla guerra europea e ad una nuova situazione balcanica, il Governo italiano invitò ripetutamente l’Austria all’osservanza dell’articolo 7 del trattato della Triplice Alleanza.
In precedenza l’Austria aveva infranto il trattato alterando lo statu quo del settore balcanico con l’annessione della Bosnia – Erzegovina, senza nulla concedere all’Italia ; e aveva finito per compromettere gli esistenti rapporti di cordialità non restituendo la visita ad Umberto I ed impiccando Guglielmo Oberdan.
Nonostante ciò e ma grado l’imperatore Francesco Giuseppe in dispregio al trattato, avesse attaccato la Serbia senza consultare l’Italia, limitandosi soltanto a chiedere telegraficamente la collaborazione dell’esercito italiano, l’Italia, in rispetto all’articolo 4, osservò un’amichevole neutralità.
Solo dopo l’avvenuta occupazione della Serbia l’Italia, come suo preciso diritto, chiese i compensi territoriali che le spettavano; ma l’Austria prima trascurò, le richieste, poi fece rispondere che i territori sarebbero stati consegnati a fine guerra ed infine, invita a precisare l’entità, propose attraverso il Ministro degli Esteri Barone Burian, che in cambio di un’amichevole neutralità, della concessione di piena libertà d’azione all’Austria nei Balcani, e dello impegno da parte dell’Italia di nulla più pretendere per le future conquiste austriache, ci avrebbe dato i distretti di Trento, Rovereto, Riva e parte del distretto di Tione. Tali assurde proposte miravano dunque a dare all’Austria il diritto di occupare mezza Europa, col solo compenso di Trento per l’Italia.
E’ l’articolo 7 del trattato della Triplice Alleanza?
Il governo italiano non accettò e annunziò al mondo il tradimento austriaco mentre le masse irredentistiche ritornavano ad accarezzare il sogno di portare il tricolore su Trento, Trieste e la Dalmazia.
L’Austria, che in ogni sua azione politica, diplomatica e militare, aveva ignorato tutte le causali del trattato della Triplice Alleanza, operando nel solo esclusivo interesse del suo impero, e tradendo gli impegni assunti, scaglio per prima contro l’Italia l’accusa di tradimento.


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