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Messaggio  Admin Lun 10 Dic 2012, 20:06

Nessun rischio ci porterà a votare! Le_mer10

L’ormai previste elezioni anticipate non ci avvicineranno al voto, il servo, delle banche e del capitalismo mondiale Mario Monti, ha deciso di gettare la spugna. Subito dopo l’approvazione della legge di stabilità, che imporrà ulteriori sacrifici al popolo italiano, presenterà le sue dimissioni «irrevocabili». Questa è l’opera che il Pdl, vilmente (dopo aver votato ogni proposta e fiducia) ha messo in atto, dimostrando con tanto di grafici e dati, che il governo Monti e stato un anno «perso»: con tasse alle stelle, pil, consumi e occupazione in picchiata.
Quel Monti, reso forte proprio dal Pdl, dopo la dichiarazione resa in Parlamento dal segretario on. Angelino Alfano, che costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione, con una la nota diffusa ieri sera: fa sapere che «non ritiene possibile l’ulteriore espletamento del suo mandato e ha di conseguenza manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni». Da parte del “compagno” presidente Napolitano c’è stata così l’inevitabile «presa d’atto della decisione del presidente del Consiglio». Finalmente per il governo dei tecnici la partita si chiude. E a questo punto è scontato che si vada ad un voto ancor più anticipato; al quale noi Fascisti non parteciperemo!.
Quando, or sono pochi giorni, il Pdl permetteva al governo Monti di accusare infondatamente i nostri giovani di apologia del fascismo o peggio di --- razzismo, appoggiando indiscriminatamente tutti i provvedimenti proposti da quel governo, contro il nostro popolo, che ingrassavano banche e poteri forti, noi Fascisti eravamo fortemente risentiti. Era da prima del tradimento dei finiani, infatti che ci sembrato possibile giungere ad un atto di pacificazione, per fermare una volta per tutti il rinascente comunismo, rappresentato sia da diversi partiti che dalle formazioni anarcho-antagoniste, ridando forza in nome dell’anticomunismo, ad ogni sigla capace di lottare contro questi barbari, ormai sconfitti dalla storia, stavamo per questo cercando di giungere alla convocazione di una adunata nazionale, si stava ricostruendo la scala gerarchica, con la buona ragionevolezza e disciplina che anni di lotta il nostro ideale Fascista ha saputo conquistare in noi.

Si era provato a trovare l’accordo per riconquistare la regione Lazio, con la Polverini, l’ottobre scorso si è fatto altrettanto nella regione Sicilia senza raggiungere l’obbiettivo, è bastato il disperato intervento di Berlusconi appena condannato dal Tribunale di Milano, per trasformare migliaia di voti in astensione, e voti per il movimento di Grillo. Ora, dopo tredicimesi di sostegno ad un governo che non doveva nascere si pensa di andare al voto anticipato.

Ma quel giorno noi FASCISTI NON VOTEREMO, ormai è chiaro dal quel voto verranno ulteriori disgrazie per il popolo italiano, noi proseguiremo nel camino di unificazione in nome dell’anticomunismo e sopratutto dell’antiliberalismo, per fare questo confidiamo in una prossima Adunata nazionale.
Non insuperbiremo del nostro successo nel chiamare all’astensione gli italiani (come è già avvenuto nella democratica Sicilia), ma ci rallegreremo del risultato e da lì partiremo alla conquista del potere, poiché i molti problemi interni dell’Italia non troveranno convincente soluzione chiunque andrà al governo, questo rafforzerà i rappresentanti del movimento antiliberista cioè al Fascismo.

Ricordiamo che il Pdl è responsabile del sotterraneo accordo con il “compagno” presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, il quale dal suo insediamento aveva un solo interresse, riportare la sinistra al governo dell’Italia, a questo hanno contribuito i falsi fascisti del ex, ex Msi, i quali hanno scordato il risultato che ebbe il trattato di pace tra socialisti e Fascisti, ritrovandosi oggi di fronte alla stessa situazione, assai delicata e non del tutto chiara; accaduta in quei lontani mesi, che costrinsero i Fascisti a veri e propri atti di ribellione, visto che i rossi continuavano ad aggredirli molto più di prima, in assenza almeno per un primo periodo della reazione dei disciplinati Fascisti, ogni attacco bolscevico veniva regolarmente trasformato dai giornali dell’epoca in aggressione fascista, giornali che si scagliavano contro Mussolini, dileggiando e vituperando unitamente all’intero Fascismo, che si salvo solo per gli atti di vera e propria rivolta cui presero parte le famose Squadre Fasciste di Combattimento.

L’appoggio al governo Monti ha permesso alla sinistra di presentarsi agli occhi degli italiani quale unica e vera forza di governo. Rendendo le discussioni all’interno del Pdl una lunga infinità sequenza di pronunciamenti giornalistici.
Anche questa volta la tregua civile, si è trasformata in una debolezza a cui gli avversari si sono aggrappati per dare il colpo finale. In queste condizioni era doverosa l’assoluta disciplina, purtroppo cosi non è, anche perché il burattinaio Berlusconi ha creduto di poter fare quel che voleva dell’opera degli organi direttivi, locali e nazionali.

In attesa dunque che noi Fascisti ci ritroviamo in una prossima adunata nazionale, ci ASTERREMO dal VOTO, non daremo nuovamente quella illimitata fiducia che è stata scossa dagli ultimi avvenimenti. Gioverà dopo le elezioni aprire il dibattito sui problemi di indole interna e internazionale, che si affacciano nel momento presente.


Un dei problema che oggi si presenta e che deve ad ogni costo essere risolto anche a costo di urtare suscettibilità morbose e di crearsi odi feroci è quello della epurazione degli antifascisti, composta da gente corrotta e corruttrice.
Sul problema della epurazione di questa gente noi fascisti ci siamo illusi già due volte ed è necessario che lasciando da parte ogni ottimismo si ardisca affrontare quella soluzione che da sola può alleggerire la politica dal pesante e dannoso bagaglio di tante scorie.

Quando Mussolini, rivendicando il postulato fascista della tendenzialità repubblicana scatenando la nota polemica all’indomani della vittoria elettorale, molti, che per amore di quieto vivere avrebbero lasciato correre, si sono consolati prevedendo che la rivendicazione della tendenzialità repubblicana avrebbe condotto alla epurazione in quelle file. Ubbia! La tendenza repubblicana ha spaventato qualche gramo e illuso untorello lealista che ha preso il largo tutto sbigottito placando l’anima scandalizzata con un buon rosario di giaculatorie monarchiche.

Quando Alfano, segretario del Pdl ha dichiarato che voleva un partito senza candidati rinviati a giudizio o peggio condannati, si è morso di certo la lingua visto che il vero capo del partito rappresenta ogni illegalità possibile e inimmaginabile, come si potranno epurare gli altri delinquenti che non hanno tante imputazioni; sappiamo tutti che le file del Pdl sono piene di uomini venuti coll’idea di servirsi di Berlusconi, per difendere i loro particolari interessi di classe per soddisfare le loro ambizioni personali, per sfogare private vendette, tutti costoro si sono sentiti da un attimo all’altro più Berlusconiani di Berlusconi.
La stessa illusione si ripete oggi. Si spera che la prevista sconfitta elettorale farà uscire dalle file quanti da sempre si servono della politica per riprovevoli interessi delle classi parassitarie.
Per risolvere questo grave problema di immoralità politica, noi, non riteniamo opportuna l’approvazione di un decreto, o una legge che regoli la scelta e la presentazione delle candidature, è necessario che ogni forza politica abbia la forza di epurazione impostandola su veri basi: dove vi sono elementi in mala fede è utile sperare che siano cacciati costringendoli a un atto di sincerità, occorre mettere in luce certe responsabilità e colpire caso per caso ogni responsabile.
Non condividiamo infatti che i nostri Camerati condannati per aver difeso la loro e la nostra libertà di manifestare l’ideale Fascista siano esclusi per legge dal portare avanti il proprio impegno ideale, il problema sorge e si ricollega col problema delle responsabilità.
Questi giovani e meno giovani sono state l’arma della nostra attuale presenza, essi hanno imposto agli avversari il rispetto ai nostri ideali e alle cose nostre, per essi è stata contenuta la tracotanza dei comunisti. Anche se un tal giorno potesse venire noi non dobbiamo lasciar sbandare questa nostra ottima risorsa; perché probabilmente si presenterà ancora la necessità di difendersi, l’aver raccolto questa gioventù audace ed entusiasta, questa coorte di giovinezze ardite disposte a far gettito della vita in difesa di un ideale, è la prima vittoria, il primo vanto dell’ideale Fascista.
Questi camerati volitivi e coraggiosi non debbono disperdersi; debbono formare la colonna di quella forza irrompente con cui domani noi conquisteremo il dominio spirituale della vita italiana: e il compito nostro in quest’ora è quello di inquadrarla e rivolgerla ad altre mete, ad altre forme di lotta.
Ma affinché questa gioventù battagliera che forma la nostra migliore conquista non si disperda vi è una condizione che deve essere osservata; costruire una nuova classe dirigente che sappia assumersi ogni responsabilità, capace di riassumere un atteggiamento capace di difendere questi giovani dalla calunnia e dal disprezzo. Gli elementi direttivi del nostro movimento devono coprire col proprio nome questi giovani per evitare che nella società in cui molti entrano o sono entrati or ora, si formi un ambiente ad essi ostile. E’ il meno che si può fare per chi, per il fascismo, ha offerto e offrirà la vita, domani come oggi per i nostri camerati colpiti dall’attuale regime deve essere un titolo d’onore, non una fosca macchia gettata su tutto il loro avvenire.

Il nostro NON VOTO alle elezioni regionali e nazionali deve, temperarci, renderci più disciplinati per costruire all’interno dell’Europa una NUOVA ITALIA, dobbiamo ricostruire oltre ad un partito forte, i sindacati fascisti per restituire sovranità al nostro popolo; con gli elementi migliori, che in nome della loro tradizionale disciplina hanno il diritto di rappresentare senza riserva il nostro ideale, saranno loro i più entusiasti nel continuare a fare come hanno sempre fatto.


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