Vitalizi: I parlamentari hanno resistito fin qui e sono riusciti nell’impresa.
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Vitalizi: I parlamentari hanno resistito fin qui e sono riusciti nell’impresa.
Per raggiungere questo obbiettivo gli attuali parlamentari hanno permesso il galleggiamento di tre presidenti del consiglio (Letta, Renzi e Gentiloni) la nomina 24 ministri e quasi 500 cambi di casacche nella appartenenza partitica.
15 settembre 2017: L’Italia, per un giorno è divenuta precisa come un orologio Svizzero, puntuale, è scattata l’ora dell’onorevole pensione. Per 608 parlamentari è arrivato il fatidico giorno che garantisce loro una rendita, dopo soli quattro anni, sei mesi e un giorno di incarico parlamentare.
Dopo tante sceneggiate, di rinuncia e no, per i parlamentari della XII legislatura di primo pelo si è concluso il conto alla rovescia per ottenere l’assegno del vitalizio, 1.000,00 euro al mese, una volta compiuti 65 anni, sempre se non siano rieletti: in tal caso potranno godere dell’assegno a 60 anni. Somma cumulabile con altre rendite previdenziali dovute a eventuali lavori veri. La loro strenua resistenza è ripagata due volte, perché oltre al vitalizio in un colpo solo hanno salvato anche le somme versate in questi anni che avrebbero perso automaticamente in caso di conclusione anticipata della legislatura. E parliamo non di bruscolini ma di 40mila euro cadauno.
Eppure tutti affermavano: “L’unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini. Sarebbe assurdo”. Assurdo, proprio. Ma così è andata a finire.
Per questo, Liberapresenza posta il VIDEO (per accedervi registrati) che con rabbia una cittadina italiana ha registrato il 16 settembre 2017, d’innanzi Montecitorio.
15 settembre 2017: L’Italia, per un giorno è divenuta precisa come un orologio Svizzero, puntuale, è scattata l’ora dell’onorevole pensione. Per 608 parlamentari è arrivato il fatidico giorno che garantisce loro una rendita, dopo soli quattro anni, sei mesi e un giorno di incarico parlamentare.
Dopo tante sceneggiate, di rinuncia e no, per i parlamentari della XII legislatura di primo pelo si è concluso il conto alla rovescia per ottenere l’assegno del vitalizio, 1.000,00 euro al mese, una volta compiuti 65 anni, sempre se non siano rieletti: in tal caso potranno godere dell’assegno a 60 anni. Somma cumulabile con altre rendite previdenziali dovute a eventuali lavori veri. La loro strenua resistenza è ripagata due volte, perché oltre al vitalizio in un colpo solo hanno salvato anche le somme versate in questi anni che avrebbero perso automaticamente in caso di conclusione anticipata della legislatura. E parliamo non di bruscolini ma di 40mila euro cadauno.
Eppure tutti affermavano: “L’unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini. Sarebbe assurdo”. Assurdo, proprio. Ma così è andata a finire.
Per questo, Liberapresenza posta il VIDEO (per accedervi registrati) che con rabbia una cittadina italiana ha registrato il 16 settembre 2017, d’innanzi Montecitorio.
Questo è accaduto subito dopo l’approvazione della legge bavaglio a prima firma Emanuele Fiano.
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