Ebrei: nessuna pietà!
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Ebrei: nessuna pietà!
Quanti seguono questo Forum hanno ben capito che esso era ed è rimasto vicino al Popolo Palestinese, espropriato dagli inglesi dal loro territorio per consegnarlo ai Traditori sionisti, i quali, come la loro storia ci insegna lo hanno ormai estromesso del tutto dalle loro terre anche se, ancora, i Popoli liberi lo riconoscono quale Palestina, e no nello Stato Criminale , d’Israele.
Nessuno si deve sorprendere se la comunità Fascista mondiale lottava e continua a lottare i sionisti, i quali da più di 126 anni sottomettono l’intero popolo ebraico del mondo, vittime della loro prepotenza economico – culturale. La loro condotta ha spinto noi Fascisti a restare a fianco al Popolo Palestinese, colpevole – si fa per dire - di aver contrastato il disegno britannico di consegnare la Palestina ai sionisti, solo perché si sono asserviti a loro sia nella prima guerra mondiale che nella seconda.
Per questo fino a quando questi delinquenti non chiederanno SCUSA, per aver TRADITO il POPOLO ITALIANO, noi continueremo a ritenerli NEMICI da combattere con ogni mezzo. Resteremo a fianco dei Palestinesi, anche se sappiamo che la loro tutela diviene ogni giorno più difficile, poiché tutte le risoluzioni, della sempre più inutile ONU, sono state disattese compresa quella per l'immediato cessate il fuoco a Gaza, approvata il 23 ottobre 2023
Condividiamo le dichiarazioni rilasciate 11 ottobre dal Camerata Roberto Fiore, il quale ha affermato; «- la legittimità delle azioni di guerra dei palestinesi contro le caserme militari, ma non contro i civili -». Dice di essere da sempre « -antisionista ma non antiebreo -».
C’è sempre un distinguo da fare: “con amici tra gli Hezbollah libanesi, e sì, c’è sempre un distinguo da fare.
Il filosofo «rossobruno» Diego Fusaro parla dell’attacco di Hamas come di «una tragedia condannabile», ma puntualizza che si trovano contrapposti «uno Stato molto potente», Israele, e delle «bande di disperati», cioè i palestinesi.
Il Blocco Studentesco il 13 ottobre ha esposto nella capitale, vicino al Colosseo, uno striscione rivolto al raduno internazionale delle “destre europee” che vede tra gli invitati membri del Partito Repubblicano degli Stati Uniti e del Lykud Israeliano. Nel quale si legge: “Free Palestine, free Golan, free Artsakh”, secondo il movimento giovanile il governo americano e quelli europei contribuiscono attivamente alla destabilizzazione del Vicino Oriente ed insieme con la complicità Turca, occupano stabilmente porzioni di territorio Siriano, armano l’Azerbaijan contro il popolo armeno e garantiscono prosperità ai gruppi terroristici che nell’ultimo decennio hanno aggredito le metropoli del nostro Continente.
“Nessun giovane Europeo oggi – inizia la nota del movimento – può vedere Israele e Stati Uniti come interlocutori accettabili per una politica di stabilità euro-mediterranea. La sistematica destabilizzazione portata avanti in questi anni dalla Knesset in Palestina ha causato oltre ad un continuo e sottaciuto genocidio del Popolo palestinese nella Striscia di Gaza”, “Israele – continua la nota – definita da molti come ‘la più grande democrazia del Medio Oriente’, è uno Stato che occupa stabilmente la regione del Golan dal 1967 mentre assedia economicamente e militarmente la Striscia di Gaza causando ogni anno migliaia di morti civili e sfollati: le violenze in corso i questi giorni sono solo l’ultimo capitolo di un conflitto permanente che assomma su di sé le legittime aspirazioni del Popolo palestinese ad esistere.
“I giovani devono sapere che in Italia e in Europa non ci sarà mai spazio per gli stati imperialisti e i loro apologeti: che si chiamino Americani o Israeliani, combatteremo tutte le linee politiche che rappresentano repressione, oppressione ed occupazione.
L’attuale scelta di campo sposata dalla destra dimostra ancora una volta la miopia politica di una classe dirigente che non vede altra possibilità di dialogo se non dentro gli schemi imposti da altri.
Secondo la gioventù nazional rivoluzionaria europea il governo deve tracciare una linea di demarcazione netta da questa linea politica estera che ci vede solo come subalterni ad una visione essenzialmente anti-europea”.
Nel silenzio dei media in tutto il mondo si sono moltiplicate le manifestazioni contro l’aggressione sionista al POPOLO – PRIGIONIERO - di GAZA.
Manifestazioni svoltosi in Italia e nel mondo le cui immagini riportiamo a seguire:
Nessuno si deve sorprendere se la comunità Fascista mondiale lottava e continua a lottare i sionisti, i quali da più di 126 anni sottomettono l’intero popolo ebraico del mondo, vittime della loro prepotenza economico – culturale. La loro condotta ha spinto noi Fascisti a restare a fianco al Popolo Palestinese, colpevole – si fa per dire - di aver contrastato il disegno britannico di consegnare la Palestina ai sionisti, solo perché si sono asserviti a loro sia nella prima guerra mondiale che nella seconda.
Per questo fino a quando questi delinquenti non chiederanno SCUSA, per aver TRADITO il POPOLO ITALIANO, noi continueremo a ritenerli NEMICI da combattere con ogni mezzo. Resteremo a fianco dei Palestinesi, anche se sappiamo che la loro tutela diviene ogni giorno più difficile, poiché tutte le risoluzioni, della sempre più inutile ONU, sono state disattese compresa quella per l'immediato cessate il fuoco a Gaza, approvata il 23 ottobre 2023
Condividiamo le dichiarazioni rilasciate 11 ottobre dal Camerata Roberto Fiore, il quale ha affermato; «- la legittimità delle azioni di guerra dei palestinesi contro le caserme militari, ma non contro i civili -». Dice di essere da sempre « -antisionista ma non antiebreo -».
C’è sempre un distinguo da fare: “con amici tra gli Hezbollah libanesi, e sì, c’è sempre un distinguo da fare.
Il filosofo «rossobruno» Diego Fusaro parla dell’attacco di Hamas come di «una tragedia condannabile», ma puntualizza che si trovano contrapposti «uno Stato molto potente», Israele, e delle «bande di disperati», cioè i palestinesi.
Il Blocco Studentesco il 13 ottobre ha esposto nella capitale, vicino al Colosseo, uno striscione rivolto al raduno internazionale delle “destre europee” che vede tra gli invitati membri del Partito Repubblicano degli Stati Uniti e del Lykud Israeliano. Nel quale si legge: “Free Palestine, free Golan, free Artsakh”, secondo il movimento giovanile il governo americano e quelli europei contribuiscono attivamente alla destabilizzazione del Vicino Oriente ed insieme con la complicità Turca, occupano stabilmente porzioni di territorio Siriano, armano l’Azerbaijan contro il popolo armeno e garantiscono prosperità ai gruppi terroristici che nell’ultimo decennio hanno aggredito le metropoli del nostro Continente.
“Nessun giovane Europeo oggi – inizia la nota del movimento – può vedere Israele e Stati Uniti come interlocutori accettabili per una politica di stabilità euro-mediterranea. La sistematica destabilizzazione portata avanti in questi anni dalla Knesset in Palestina ha causato oltre ad un continuo e sottaciuto genocidio del Popolo palestinese nella Striscia di Gaza”, “Israele – continua la nota – definita da molti come ‘la più grande democrazia del Medio Oriente’, è uno Stato che occupa stabilmente la regione del Golan dal 1967 mentre assedia economicamente e militarmente la Striscia di Gaza causando ogni anno migliaia di morti civili e sfollati: le violenze in corso i questi giorni sono solo l’ultimo capitolo di un conflitto permanente che assomma su di sé le legittime aspirazioni del Popolo palestinese ad esistere.
“I giovani devono sapere che in Italia e in Europa non ci sarà mai spazio per gli stati imperialisti e i loro apologeti: che si chiamino Americani o Israeliani, combatteremo tutte le linee politiche che rappresentano repressione, oppressione ed occupazione.
L’attuale scelta di campo sposata dalla destra dimostra ancora una volta la miopia politica di una classe dirigente che non vede altra possibilità di dialogo se non dentro gli schemi imposti da altri.
Secondo la gioventù nazional rivoluzionaria europea il governo deve tracciare una linea di demarcazione netta da questa linea politica estera che ci vede solo come subalterni ad una visione essenzialmente anti-europea”.
Nel silenzio dei media in tutto il mondo si sono moltiplicate le manifestazioni contro l’aggressione sionista al POPOLO – PRIGIONIERO - di GAZA.
Manifestazioni svoltosi in Italia e nel mondo le cui immagini riportiamo a seguire:
MANIFESTAZIONI NELLE CITTA' ITALIANE PER LO PIU' ORGANIZATE DAI SINISTRI.
Aver manifestato solidarietà al Popolo Palestinese, in occasione di quest’ulteriore aggressione da parte dei sionisti è stato un segno di maturità dei tanti cittadini liberi. Libertà che il Popolo italiano ha perso da ottantenni anche grazie ai traditori che invece di difendere la propria Nazione hanno collaborato con il nemico a cui i badogliani si arresero senza condizioni. risultato! Dopo ottantanni l’Italia è ancora occupata dall’esercito aiutato dai Traditori del nostro Popolo.
Occupanti che, durante le manifestazioni svoltosi nelle più importanti città italiane contro la guerra sionista, utilizzavano la loro base siciliana di Sigonella, in sostegno dei sionisti, decollando per le terre di Israele, sottratte ai Palestinesi, con i piccoli droni Reaper e i mastodontici cargo Globemaster dell'Usaf per sostenere le truppe di Tel Aviv .
Dal 7 ottobre è raddoppiata la già frenetica attività nella base americana a sud est di Catania per la decima guerra Israeliana contro il Popolo Palestinese.
Questo rende necessario che le manifestazioni del Popolo libero, mai compromesso nel servile Tradimento, diventino Lotta di liberazione dall’ingombrante presenza dell’occupante del nostro sacro suolo.
Occupanti che, durante le manifestazioni svoltosi nelle più importanti città italiane contro la guerra sionista, utilizzavano la loro base siciliana di Sigonella, in sostegno dei sionisti, decollando per le terre di Israele, sottratte ai Palestinesi, con i piccoli droni Reaper e i mastodontici cargo Globemaster dell'Usaf per sostenere le truppe di Tel Aviv .
Dal 7 ottobre è raddoppiata la già frenetica attività nella base americana a sud est di Catania per la decima guerra Israeliana contro il Popolo Palestinese.
Questo rende necessario che le manifestazioni del Popolo libero, mai compromesso nel servile Tradimento, diventino Lotta di liberazione dall’ingombrante presenza dell’occupante del nostro sacro suolo.
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