Russia, 17 marzo 2024:elezioni presidenziali
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Russia, 17 marzo 2024:elezioni presidenziali
Fermo restando che noi Fascisti non abbiamo nulla da condividere con i governanti russi, in specie per l’incapacità dimostrata di chiudere a loro favore l’attacco che il 24 febbraio 2022 hanno sferrato nel territorio ucraino con il preciso scopo di difendere il 23% della popolazione di lingua russa presente in quella nazione, resa indipendente dall’Urss nel 1991 dall’allora presidente Micail Corbociov. Nazione che già dall’inizio degli anni 2000 si è asservita alla finanza americana e con essa ai loro servi occidentali. Nazioni occidente che dal 24 febbraio 2022 stanno impoverendo ancor più i propri Popoli per finanziare una guerra che non è la loro, e che, l’Ucraina ha messo in atto contro la Russia a partire dall’ottobre del 2014.
Se è legittimo attaccare un nemico, individuato in Vladimir Putin, non è corretto infangare tutta la popolazione russa. ma è questo lo scopo dei governi occidentali i quali seguiti dai servili organi d’informazione da tempo ci raccontano solo delle falsità, abitudine che si perpetua ormai da oltre settant’anni di vita delle “democrazie” liberiste le quali al pari di tutti gli altri governi antiFascisti si alimentano attraverso la sofferenza dei propri Popoli.
Contro il governo russo da tempo le “democrazie” liberiste si avvalgono di esiliati e fuorusciti, i quali come al tempo del Fascismo s’ingrassano alle spalle del proprio Popolo come accadeva con i socialisti italiani esiliati in Francia i quali, come Nenni, ricevevano un appannaggio pagato loro dal Duce del Fascismo.
L’ultima occasione presa in balzo dai paesi occidentali per infangare il Popolo russo è stata la campagna elettorale che preannunciava un’ulteriore mandato di sei anni per il divenuto, incontenibile, nemico Vladimir Putin, ancor peggio è andata dopo la comunicazione del risultato del voto espresso massicciamente dagli elettori russi. Non ci risulta che per valutare la legittimità del voto espresso, il governo americano si avvalga di osservatori internazionali, pretendere che questi dovevano certificare l’elezione che si scioglieva in Russia, è un’assurdità.
Dividere i Popoli in liberi e in assoggettati non è accettabile, ogni nazione ha il diritto di far vivere al Popolo un proprio percorso identitario.
Il voto russo del 17 marzo 2024, nonostante le tante falsità raccontate da approfittatori e fuorusciti dal proprio territorio per motivi legati al loro vissuto al suo interno, ha portato ai seggi il 73% degli aventi diritto, numero senza precedenti anche per la storia della Federazione Russa. Lo stesso vale per il consenso ottenuto da Putin presidente 87,29%, a dimostrazione del convincimento popolare che, dopo due anni di guerra contro l’intero occidente sia stato ben governato. Questa è un’altra differenza con le società corrotte delle democrazie occidentali, dove l’affluenza ai seggi da più di un trentennio non raggiunge il 55%, eleggendo consiglieri e parlamentari con meno del 5% dei consensi del corpo elettorale.
Non c’è da sorprendersi del comportamento delle nazioni occidentali asservite agli Stati Uniti le quali senza alcuna vergogna non hanno inteso riconoscere la legittimità del voto del Popolo russo, al contrario dei governi non asserviti quali: Algeria, Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bolivia, Burkina Faso, Chad, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Georgia, India, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Kuwait, Mali, Myanmar Nicaragua, Niger, Palestina, Pakistan, Repubblica del Congo, Slovacchia, Siria, Tagikistan, Turchia, Ungheria, Uzbekistan e Venezuela, nazioni di cui governi si sono premurati a complimentarsi con il riconfermato a presidente di Vladimir Putin.
In Italia, lunedì 18 marzo 2024 il Capo della Lega e Ministro dei trasporti Matteo Salvini, ha dichiarato: “Le elezioni sono sempre positive, che si vinca o si perda… quando un popolo si esprime, ha sempre ragione”.
Secondo i nostri calcoli, i governi che hanno espresso le loro congratulazioni per la rielezione a Putin rappresentano una popolazione di 3,7 miliardi di persone, contro gli appena 1,3 miliardi dei Paesi che al momento non l’hanno fatto.
A dimostrazione del fallito tentativo degli alleati occidentali di isolare Mosca dopo l’inizio dello scontro dell’Ucraina (2014) con la Russia.Se è legittimo attaccare un nemico, individuato in Vladimir Putin, non è corretto infangare tutta la popolazione russa. ma è questo lo scopo dei governi occidentali i quali seguiti dai servili organi d’informazione da tempo ci raccontano solo delle falsità, abitudine che si perpetua ormai da oltre settant’anni di vita delle “democrazie” liberiste le quali al pari di tutti gli altri governi antiFascisti si alimentano attraverso la sofferenza dei propri Popoli.
Contro il governo russo da tempo le “democrazie” liberiste si avvalgono di esiliati e fuorusciti, i quali come al tempo del Fascismo s’ingrassano alle spalle del proprio Popolo come accadeva con i socialisti italiani esiliati in Francia i quali, come Nenni, ricevevano un appannaggio pagato loro dal Duce del Fascismo.
L’ultima occasione presa in balzo dai paesi occidentali per infangare il Popolo russo è stata la campagna elettorale che preannunciava un’ulteriore mandato di sei anni per il divenuto, incontenibile, nemico Vladimir Putin, ancor peggio è andata dopo la comunicazione del risultato del voto espresso massicciamente dagli elettori russi. Non ci risulta che per valutare la legittimità del voto espresso, il governo americano si avvalga di osservatori internazionali, pretendere che questi dovevano certificare l’elezione che si scioglieva in Russia, è un’assurdità.
Dividere i Popoli in liberi e in assoggettati non è accettabile, ogni nazione ha il diritto di far vivere al Popolo un proprio percorso identitario.
Il voto russo del 17 marzo 2024, nonostante le tante falsità raccontate da approfittatori e fuorusciti dal proprio territorio per motivi legati al loro vissuto al suo interno, ha portato ai seggi il 73% degli aventi diritto, numero senza precedenti anche per la storia della Federazione Russa. Lo stesso vale per il consenso ottenuto da Putin presidente 87,29%, a dimostrazione del convincimento popolare che, dopo due anni di guerra contro l’intero occidente sia stato ben governato. Questa è un’altra differenza con le società corrotte delle democrazie occidentali, dove l’affluenza ai seggi da più di un trentennio non raggiunge il 55%, eleggendo consiglieri e parlamentari con meno del 5% dei consensi del corpo elettorale.
Non c’è da sorprendersi del comportamento delle nazioni occidentali asservite agli Stati Uniti le quali senza alcuna vergogna non hanno inteso riconoscere la legittimità del voto del Popolo russo, al contrario dei governi non asserviti quali: Algeria, Arabia Saudita, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bolivia, Burkina Faso, Chad, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Georgia, India, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Kuwait, Mali, Myanmar Nicaragua, Niger, Palestina, Pakistan, Repubblica del Congo, Slovacchia, Siria, Tagikistan, Turchia, Ungheria, Uzbekistan e Venezuela, nazioni di cui governi si sono premurati a complimentarsi con il riconfermato a presidente di Vladimir Putin.
In Italia, lunedì 18 marzo 2024 il Capo della Lega e Ministro dei trasporti Matteo Salvini, ha dichiarato: “Le elezioni sono sempre positive, che si vinca o si perda… quando un popolo si esprime, ha sempre ragione”.
Secondo i nostri calcoli, i governi che hanno espresso le loro congratulazioni per la rielezione a Putin rappresentano una popolazione di 3,7 miliardi di persone, contro gli appena 1,3 miliardi dei Paesi che al momento non l’hanno fatto.
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