Ricordiamo la Marcia su Roma.

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Messaggio  Admin Mer 02 Nov 2022, 19:07

Ricordiamo la Marcia su Roma. Liber330

Mentre la Traditrice Meloni durante la conferenza stampa tenuta subito dopo il primo Cdm ha tenuto a ribadire la sua, e dei suoi servili compagni di FdI, una abissale distanza da quanti a Predappio hanno voluto celebrare il centenario della Marcia Su Roma, noi di Liberapresenza intendiamo ricordala. Ma prima ci permettiamo di ricordare alla Traditrice Meloni, che la conosciamo bene visto che come il Fini-to, apparso nuovamente in Tv, domenica 30 ottobre 2022, nel programma di rai 3 “In Mezzora” condotto dalla sinistra Lucia Annunziata, che lo ha chiamato a testimoniare sulle reali abiure dei suoi complici, trafugatori delle risorse finanziarie e immobiliari ottenuti con immani sacrifici dalla classe dirgente e dai tanti militanti del M.S.I.. Risorse che la Meloni non ha sdegnato di utilizzare, considerato che ogni pietra e ogni centesimo che ha utilizzato provengono dalla lotta politica di chi da affermava “ Non rinnegare, non restaurare”. Restituisca tutti i beni alla comunità missina compreso il milione e trecentomila euro rubati dal Fini-to e per recuperare le quali non ha speso una sola parole.

Cara Meloni la sua abiura a metta è vergognosa!

Veniamo alla riuscitissima manifestazione di Predappio (tanto distante dal – provvisorio - Presidente del consiglio), promossa da quanti non hanno perso la memoria.

Coloro che non hanno tradito, si sono ritrovati per celebrare il centenario che porto alla sconfitta definitiva delle forze di sinistra le quali subito dopo la conquista del potere dei Soviet in Russia si organizzarono per imporre, attraverso la violenza proletaria, all’Italia la sottomissione al Soviet comunista.

Liberapresenza si è recata al sacrario del Duce il 28 ottobre 2022, per celebrare la Marcia su Roma in un modo più consono. Con nostra sorpresa abbiamo incontrato più Camerati di quanto sperassimo. Camerati provenienti da ogni regione d’Italia, vi erano pure Spagnoli, francesi e tedeschi, che ordinatamente hanno formato una lunga coda per raggiungere la cripta al cui interno, come detto, sono custodite le spoglie di Mussolini.

Nel pomeriggio dello stesso giorno hanno manifestato i rossi, facendoci tornare alla mente le violenze perpetrate da questi Traditori, che ancora oggi sono asserviti agli eserciti stranieri.

Il 30 ottobre 2022, a percorrere le vie di Predappio che portano al cimitero di San Cassiano, dove, dal 1957, si trova la cripta di Benito Mussolini, Duce d’Italia, erano oltre 2500. Il loro dovere, ricordare il sacrificio di tanti giovani e no reduci vilipesi, da renitenti e socialisti, per aver combattuto e vinto la 1^ guerra mondiale. Reduci che unitamente a migliaia di studenti seppero imporsi in appena tre anni alla prepotenza rossa e al mal governo della Falsa “democrazia”, la quale non seppe difendere il valore dell’Italia rinunciando colpevolmente a far valere quanto pattuito con le nazioni che raccolsero i frutti di quella vittoria.

Questa la rabbia che aveva riunito in un sol Fascio tutti coloro che volevano l’Italia grande e difesa.

Tra ottobre e novembre 1920 gli iscritti ai Fasci erano 1.065. Alla fine del maggio 1921 erano 187.588. Un anno dopo sono arrivati a 322.310 con 100mila nuove iscrizioni solo negli ultimi due mesi.
Nelle elezioni del maggio 1921 i fascisti si presentarono all’interno dei Blocchi nazionali di Giolitti, ottenendo poco più del 7%, portando in Parlamento 35 deputati, Mussolini nel 1921 lavo l’onta dei miseri 5mila voti raccolti sul suo nome nel 1919, raccogliendo stavolta 197.670 voti a Milano e 173.343 a Bologna.

Questo fu il 28 ottobre 1922, in Italia, il Partito Nazionale Fascista (PNF), capisce che era venuto il tempo di fermare le violenze social-comunista, attraverso la mobilitazione di tutte le forze Fasciste. Era arrivato il tempo di promuovere un atto di forza definitivo per prendere il Governo della nazione che ormai stava allo sfascio, al degrado, alla fine (come dicevano le cronache del tempo).

Quella drastica decisione il 30 ottobre 1922, spinse Vittorio Emanuele III, ad affidare l’incarico di formare il nuovo governo italiano a Mussolini, il quale chiama a farne parte ministri Socialdemocratici, Popolari, Liberali, Nazionalisti e Fascisti. Governo che il 17 novembre 1922, ottiene la fiducia con il voto favorevole di 306 deputati, i voti contrari furono 116 e gli astenuti 7. La stessa cosa avvenne il 29 novembre al senato, dove sedevano uomini prestigiosi nominati in quella carica direttamente dal monarca, i voti di fiducia furono 196. solo 19 senatori votarono contro. Questa è la democrazia!

Il governo Mussolini cosi composto resto in carica fino al 1^ luglio 1924. La cosiddetta democrazia venne ferita dalla decisione dei ministri popolari di dimettersi e dopo l’elezioni del 1925 dall’avventino promosso da una parte consistente delle opposizione.

Da quel momento il 28 ottobre divenne la data dell’evento “Marcia su Roma” il giorno d’inizio della nuova Italia.
Questo hanno inteso celebrare i Camerati di tutta Italia in questo centenario.

Ricordiamo che il valore degli ideali del Fascismo nel primo 1900 sono stati riconosciti anche fuori dai nostri sacri confini, perché capaci di fermare l’avanzata bolscevica, come pretesa dai soviet comunisti.

L’affermazione di quell’ideale è necessario per fermare il liberalismo, perenne nemico dei Popoli d’Europa.
Purtroppo, Mirco Santarelli, presidente degli arditi di Ravenna, organizzatore della manifestazione del 30 ottobre, dopo aver detto: "Sarebbe bellissimo" se il governo cambiasse la legge Mancino, perché prevede "un reato di opinione”, la legge "è usata come olio di ricino dalle sinistre per far star zitti noi. Nel momento in cui uno mi chiede un'opinione su Mussolini e io, è ovvio, ne parlo bene, rischio di essere denunciato. Una legge antidemocratica al 100%, aggiungendo la legge Scelba, invece "ci sta, la capisco. io sono sempre stato uno che ho detto: è finita la guerra, hanno vinto gli antifascisti, loro hanno fatto una legge che dice che io non posso costituire il disciolto Partito Nazionale Fascista. Ci sta, li capisco". Se qualcuno volesse ricostituirlo dovrebbe essere punito”.

Queste frasi fanno pari con settantasette di persecuzione e bugie dei vili traditori anti-Fascisti. Più di una volta abbiamo affermato che il pensiero Fascista è democratico, ma allo stesso tempo fortemente contro il classismo, per una società nuova dove il liberalismo non può alloggiarsi, il tutto per la costruzione nel continente Europa un’unica società, governata nel rispetto dell’uomo sull’uomo.
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