Migranti – il Tribunale di Catania è per l’invasione.

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Messaggio  Admin Gio 05 Ott 2023, 19:42

Migranti – il Tribunale di Catania è per l’invasione.  Giudic10

La magistratura siciliana da tempo ha dimostrato quanto si può essere di parte, considerato che Matteo Salvini (da ex Ministro agli Interni) è stato rinviato a giudizio da un tribunale dei ministri palermitano, composto per lo più da giudici “sinistri”. La stessa cosa è accaduta il 29 settembre 2023 nel tribunale di Catania dove di prassi i processi vengono incorporati in un lungo lumacone giudiziario del Tribunale.
Gli stessi giudici lumaca, nelle cause civili che riguardano le controversie di cittadini italiani, si sono trasformati in Speedy Gonsales; considerato che in meno di 24ore hanno permesso alla dott.ssa Iolanda Apostolico, di visionare il fascicolo riguardante un migrante (Clandestino) proveniente dalla Tunisia, ed emettere la sua decisione.

Un migrante (clandestino) che in passato è stato condanna per furto, e per questo dopo aver espirato la pena venne espulso dall’Italia. Risalito sul barcone, è rientrato in Italia il 20 settembre 2023, grazie ai taxi delle Ong o dello Stato italiano che offrono, un eccellente servizio di trasbordo.
Trasferito Hotspot dell’isola di Lampedusa a Pozzallo, alla luce delle disposizioni del Decreto Ministeriale del 14 settembre 2023 il Questore della Provincia di Ragusa il 27 settembre 2023 alle ore 23:30 gli ha notificato in arabo, un provvedimento restrittivo, lo stesso provvedimento, impugnato, perveniva a mezzo PEC (come da protocollo) al Tribunale di Catania il 28 settembre 2023 alle ore 00,15.  

Da quel momento nel tribunale di Catania si avviava la macchina che doveva delegittimare il decreto del Ministro degli Interni con il quale si rilegava il migrante (clandestino) nel CTR (Centro per il Trattenimento dei Richiedenti Asilo) di Pozzalo (RG). La decisione doveva essere immediata, chi meglio della dott.ssa Iolanda Apostolico, viste le sue esternazione sui social network - tutte politicamente ben indirizzate -  e il compagno Massimo Mingrino,  
già esponente di Rifondazione Comunista, per presiedere l’udienza di convalida presso la Sezione Speciale del tribunale di Catania.

Il 29 settembre 2023, la decisione del giudice doveva umiliare il Governo a prescindere degli accadimenti durante il dipartimento. La dott.ssa Iolanda Apostolico ascoltate le fregnacce del tunisino, rappresentato e difeso da legali di ufficio dell’Asgi, l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, Lasciatecientrare e Astaldi, e come previsto libera il, migrante (clandestino) pregiudicato, precedentemente espulso dal territorio nazionale, motivando la sua decisione richiamando la costituzione più bella del mondo  e disposizioni della EU che  avallano l’invasione.      

Il migrante (clandestino), ha dichiarato alla dott.ssa Iolanda Apostolico che lo interrogava in videoconferenza collegato dal nuovo CTR di Pozzallo  «Sono arrivato in Italia il 19 settembre, con un barcone dopo essere rimasto due giorni in mare. Siamo stati presi su una nave e portati a Lampedusa, poi a Palermo e poi a Pozzallo dove ho chiesto la protezione internazionale». <<-Avevo portato con me la carta d’identità e un certificato di nascita ma li ho persi in mare, il barcone era prossimo ad affondare, aveva imbarcato molta acqua. Ho lasciato la Tunisia perché ho avuto problemi con mia moglie che ho  fecondato più volte ma per tre volte al momento del parto per mancanza di adeguate cure ospedaliere i neonati sono morti. Nel mio Paese le cure sono a pagamento e per questo ho deciso di partire, mentre mia moglie è rimasta in Tunisia con uno dei miei figli->>.    

La convalida del ricorso presentato dal tunisino, che aveva perso in mare i documenti di riconoscimento ma non il numero del cellulare dell’associazione che lo aveva difeso dopo l’arresto per furto, ha permesso di svuotare il CTR di Pozzallo. Per questo la magistratura sindacalizzata si è assegna la medaglia “della giustizia democratica” .
Una democrazia giudiziaria alla quale, nonostante tutto, a quanto pare non intende sottrarsi  il Ministro degli Interni il quale ha impugnato  la fondatezza dei richiami giuridici contenuti nel provvedimento del tribunale di Catania, ponendoli al vaglio di altro giudice.

TEMPO PERSO!
Non è la prima volta che i giudici si esprimono in senso opposto alle disposizioni di legge  di un governo di centrodestra. Era accaduto, ad esempio, anche rispetto alla normativa che regola i "respingimenti" alla frontiera, rispetto alla quale i magistrati avevano accolto il ricorso di un migrante e condannato il Viminale a risarcirlo. E qualcosa di simile era accaduto anche con i decreti sicurezza di Matteo Salvini. Per quanto impugnabili, tutti questi pronunciamenti hanno ottenuto sempre lo stesso effetto: quello di aprire una frattura con le disposizioni del governo.

Era opportuno accelerare la decisione della commissione prefettizia sulla richiesta di protezione internazionale. Prendendo atto che:  «-la procedura accelerata di frontiera è uno degli aspetti che, già contenuto nella direttiva europea 2013, trova oggi l'unanime consenso dei Paesi europei nell'ambito del costruendo nuovo Patto per le migrazioni e l'asilo e che il Governo italiano ha disciplinato nel decreto Cutro-».
Matteo Salvini, da vicepremier commentando l'accoglimento del ricorso ha scritto: "Sbarcato da 10 giorni, e ricorso subito accolto dal Tribunale. Ma aveva l'avvocato sul barcone? Riforma della giustizia, presto e bene".

E’ TROPPO TARDI!
La giustizia è ammalata, la riforma  non è più sufficiente è necessario cacciare tutti i magistrati sindacalizzati che ricoprono quest’incarico, considerato che: <<-Il giudice, come anche il pubblico ministero, non solo deve essere imparziale ma deve anche apparire imparziale, e per apparire tale occorre che sia privo di legami politici, economici, sociali, personali o anche solo ideologici che possano farlo ritenere condizionato o condizionabile->>. Solo quando si liberano questi posti e verranno assegnati a giovani, si potrà tornare a parlare di autonomia della magistratura.
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