La destra riminese in lutto per la morte del Camerata Sergio Cappelletti.
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La destra riminese in lutto per la morte del Camerata Sergio Cappelletti.
Cappelletti, un irriducibile missino, deluso dall'era Fini, dal 2009, disilluso, non andò più a votare. Lui, che proprio nel 2022 si fece fotografare con alle spalle, in bella mostra una foto di Benito Mussolini appesa alle pareti di casa a settembre dello stesso anno si è fidato (sbagliando) e ha votato per il partito della Meloni, chiarendo: "La spinta a creare la casa della destra ha aiutato molti, come me, a sostenere un progetto politico che poteva essere vincente".
Era nato a Imola il 12 luglio 1930, se ne andato nel sonno la notte del 19 ottobre 2023 a seguito di un ricovero per una brutta caduta.
Scorrendo la sua biografia Cappelletti, negli albori della sua giovinezza entrò nei gruppi neofascisti semiclandestini, come il Far di Pino Romualdi. A 17 anni si scrisse al Movimento Sociale italiano, divenendo in seguito segretario della Federazione di Rimini dal 1957 al 1968, restando nel contempo componente del Comitato centrale dell’Msi e a seguire fino il 1995, da Fascista, in Alleanza Nazionale. Fu consigliere comunale a Rimini nel 1970 e consigliere provinciale a Forlì, nel 2010 entra a far parte del CdA dell’Aeradria società di cui diventerà presidente onorario. Fece parte anche dei consigli dello IACP, e dell’aeroclub.
Lui che affermava: «-Sono nato fascista e morirò fascista. Ho già pronta la camicia nera con cui voglio essere sepolto-», dopo la morte di Giorgio Almirante e Pino Romualdi, sostenne l’ascesa di G. Fini, scrivendosi ad A.N, ma nel 2009, a 79anni, non condivide l’abbandono della Fiamma e la nascita del Popolo delle Libertà di Berlusconi, al congresso vota contro l’ingresso di A.N. in quella ammucchiata di miscredenti; furono solo in tre i voto contrari, gli altri – in cerca di poltrone – decretarono la fine di Alleanza Nazionale. Il voto contrario a quella scelta lo porta coerentemente all’addio alla politica.
Alla città Cappelletti lascia una raccolta di fotografie, donate alla biblioteca Gambalunga, fra cui una foto significativa. È ancora un giovane Balilla, immortalato mentre alza il braccio destro nel saluto romano. E’ l’inizio di una lunga carriera di militanza nelle file della destra.
Come per tutti i grandi l’estremo saluto non sarà religioso ma in forma civile, sabato 21 ottobre 2023 alle 9.30, nella Casa del commiato al cimitero di Rimini.
Era nato a Imola il 12 luglio 1930, se ne andato nel sonno la notte del 19 ottobre 2023 a seguito di un ricovero per una brutta caduta.
Scorrendo la sua biografia Cappelletti, negli albori della sua giovinezza entrò nei gruppi neofascisti semiclandestini, come il Far di Pino Romualdi. A 17 anni si scrisse al Movimento Sociale italiano, divenendo in seguito segretario della Federazione di Rimini dal 1957 al 1968, restando nel contempo componente del Comitato centrale dell’Msi e a seguire fino il 1995, da Fascista, in Alleanza Nazionale. Fu consigliere comunale a Rimini nel 1970 e consigliere provinciale a Forlì, nel 2010 entra a far parte del CdA dell’Aeradria società di cui diventerà presidente onorario. Fece parte anche dei consigli dello IACP, e dell’aeroclub.
Lui che affermava: «-Sono nato fascista e morirò fascista. Ho già pronta la camicia nera con cui voglio essere sepolto-», dopo la morte di Giorgio Almirante e Pino Romualdi, sostenne l’ascesa di G. Fini, scrivendosi ad A.N, ma nel 2009, a 79anni, non condivide l’abbandono della Fiamma e la nascita del Popolo delle Libertà di Berlusconi, al congresso vota contro l’ingresso di A.N. in quella ammucchiata di miscredenti; furono solo in tre i voto contrari, gli altri – in cerca di poltrone – decretarono la fine di Alleanza Nazionale. Il voto contrario a quella scelta lo porta coerentemente all’addio alla politica.
Alla città Cappelletti lascia una raccolta di fotografie, donate alla biblioteca Gambalunga, fra cui una foto significativa. È ancora un giovane Balilla, immortalato mentre alza il braccio destro nel saluto romano. E’ l’inizio di una lunga carriera di militanza nelle file della destra.
Come per tutti i grandi l’estremo saluto non sarà religioso ma in forma civile, sabato 21 ottobre 2023 alle 9.30, nella Casa del commiato al cimitero di Rimini.
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