TRADITORE O INCAPACE?

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Messaggio  Admin Sab 27 Set 2008, 20:50

L’ambiente della destra è stato sempre strano, consente ad incapaci e senza ideali di ricoprire incarichi direttivi, e lascia fuori dell’uscio le persone più preparate ( ma non eravamo per la meritocrazia). All’interno del M.S.I. sussistevano ben 5 correnti e l’on. Giorgio Almirante li seppe controllarle per tanti anni, tanto da prendere in solitudine decisioni importanti, ad iniziare dallo scioglimento del gruppo dei Volontari Nazionali (dopo l’assassinio del camerata Ugo Venturini, nella città di Genova) e a seguire della Giovane Italia.
Le due organizzazioni giovanili che nel 1972 vengono inglobati all’interno del nascente Fronte della Gioventù.

Gianfranco Fini, era un giovane Bolognese aderente alla G.I. ma non era mai stato un militante, arrivato a Roma, nel 1973 si scrive al F. d G. cominciando a frequentare assiduamente gli ambienti del potere dell’allora M.S.I. sempre ordinato ed elegante, non svolge nessuna delle attività militanti che portarono alla morte e in carcere i giovani migliori del Movimento.
Illuso dai sui comportamenti Giorgio Almirante nel 1977 lo nomina Segretario nazionale del F. d G. Ottenuta la laurea in psicologia inizia a lavorare nel quotidiano del partito (il Secolo d’Italia) diventando giornalista professionista.
Nel 1983 su proposta di Almirante diventa deputato.

Nel 1987 al congresso del M.S.I. , a Sorrento, ancora su proposta di Almirante viene eletto Segretario nazionale, dimostrando ampliamente di non valere nulla, rimane segretario fino al gennaio 1990 quando al congresso di Rimini lo sostituisce un altro incapace, tanto incapace da lasciare alla dirigenza delle federazioni le stesse persone nominate da Fini.
Dopo l’annunciato insuccesso alle amministrative del 1991 il Comitato Centrale (del M.S.I.) rimette alla direzione del partito ancora una volta l’on. Fini il quale sta mantenendo la carica direttiva ancora oggi.
Quanto avvenuta nel gennaio 1995 a Fiuggi forse lo ha rincretinito.
La scelta di Almirante, da subito si era dimostrata sbagliate, la sua improvvisa morte non permise di trovare un rimedio a quel grave errore. I capi corrente continuarono a contare su di lui come uomo immagine mettendogli a disposizione risorse economiche che negli anni ha dilapidato.
La struttura dell’ M.S. I. romana nell'autunno del 1993 lo portò al ballottaggio per la carica a sindaco di Roma contro Rutelli il quale era appoggiato da tutti i partiti ex arcocostituzionale e vinse.
D’allora, odorato il sapore del potere diede inizio a svendere il partito lasciando che si inserissero al suo interno soggetti destabilizzanti.
Dal 2001 al 2006, ricopre ruoli di Governo: viene nominato vice Presidente del Consiglio, al quale successivamente (secondo governo Berlusconi) va ad aggiungersi l’incarico di ministro degli Esteri, ministero che probabilmente le dà momenti di demenza dato che in Israele, ha denunciato gli orrori del fascismo e la tragedia dell'Olocausto, definendo il fascismo stesso come «male assoluto del XX secolo», mentre in precedenza (soprattutto prima del 1994) erano state numerose le dichiarazioni positive nei confronti del fascismo
Credo ancora nel fascismo, sì, ci credo» 19 agosto 1989;
- Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista - , Il Giornale, 5 gennaio 1990;
- Mussolini è stato il più grande statista nel secolo. E se vivesse oggi, garantirebbe la libertà degli italiani -, 30 settembre 1992;
- ...chi è vinto dalle armi ma non dalla storia è destinato a gustare il dolce sapore della rivincita... Dopo quasi mezzo secolo, il fascismo è idealmente vivo.. -, maggio 1992;
- ussolini è stato il più grande statista del Secolo... Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti -, giugno 1994).

conclude la sua opera di disfacimento nel giugno del 2005 al referendum sul tema della fecondazione assistita, mentre tutta An spendeva le proprie energie in difesa di una legge approvata nei due rami del parlamento dalla maggioranza di centro Destra, Fini annunciava il voto favorevole (tre sì e un no) ai referendum.
Doveva essere questo episodio, l’occasione, per liberare il campo da quest’incapace.
Ma i capi corrente nell’Assemblea Nazionale gli riconfermarono la fiducia con la scusante della vicinanza delle elezioni politiche del 2006, nelle quale Fini ha imposta nel loco del partito la scritta del suo cognome, e l’utilizzo quale slogan “questa volta anche tu puoi votare per Fini”.
Tutto questo per un pugno di mosche.
In piena estate, preso un colpo di sole annuncia l'imminente eliminazione della fiamma e della scritta "M.S.I." dal simbolo di AN, ponendo come termine ultimo le elezioni Europee del 2009. AN deve farsi largo nel PPE.
A dicembre il forte freddo le fa manifestare la propria apertura a discutere sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, comprendendo in esse le unioni omosessuali.
Nonostante questo a fine gennaio 2007 Silvio Berlusconi dichiarò Fini sarà il mio successore, nel partito unico, incontrando forte dissensi della Lega e dell' UDC.
Questa dichiarazione a Fini non ne bastata,
tanto che ancora oggi continua a scalpitare, come se la separazione dalla moglie, la relazione con la soubrette televisiva Elisabetta Tulliani dalla quale è nata Carolina, l’abbandono di An da parte di Storace e la nascita de La Destra, non siano mai esistite.
Nel mese di agosto del 2008 dichiara che i ragazzi della Repubblica Sociale Italiano combatterono contro la libertà e la democrazia. Afferma la destra italiana è antifascista.
Poveri iscritti, in che mani sono messi, povera Italia, chi vorrebbe rigovernarla.
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