Senato: Cancellare la XII disposizione transitoria.
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Senato: Cancellare la XII disposizione transitoria.
Gridiamo NO !!!
Il 23 giugno 2008, i deputati, Barani, Angeli, Barba, Barbieri, Bocciardo, Caldoro, Castellani, Castiello, Catone, Cesaro, Ciccioli, Corsini, Cristaldi, De Angelis, De Corato, De Luca, De Nichilo Rizzoli, Di Biagio, Di Virgilio, Dima, Divella, Fogliardi, Gregorio Fontana, Fucci, Garofalo, Girlanda, Holzmann, Laboccetta, lo Monte, Giulio Marini, Mazzoni, Ricardo Antonio Merlo, Migliori, Narducci, Petrenga, Rosso, Sardelli, Sbai, Valentini, Ventucci, Vessa e Zacchera hanno presentano la proposta di legge registrata alla Camera dei Deputati con il n. 1360, avente il titolo “Istituzione dell'Ordine del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra”
Il 29 marzo 2011, i senatori, De Eccher, Di Stefano, Bevilacqua, Totaro e Digilio hanno presentano al Senato un disegno di legge registrato con il n. 2651, con l’intento di eliminare dalla Costituzione la dodicesima disposizione transitoria e finale che vieta la riorganizzazione del partito fascista.
La prima proposta mirava a parificare due entità completamente diverse, gli antitaliani e gli italiani, i primi, fuoriusciti e traditori, dopo l'8 settembre ‘43 si vendettero agli anglo-americani per milioni di dollari, mentre i secondi, scelsero di rindossare l'uniforme in difesa e per l'onore della nostra Patria, aderendo alla RSI.
La seconda proposta, ad intenzione dei senatori proponenti vuole abrogare una anacronisticomira è vergognosa disposizione transitoria e finale, costituzionalmente imposta da questa falsa “democrazia” per mantenere diviso il popolo italiano.
Se i servi (da 68 anni) dell'Esercito occupante, hanno l'assoluto interesse di assolversi del loro dissennato comportamento, e per questo si dicono contrari, noi Camerati non possiamo condividere la proposta di legge che intende assegnare lo stesso status di combattente sia ai traditori che agli eroici combattenti della RSI. Cosi come non possiamo accettare l’abrogazione della XII disposizione transitoria della costituzione della Repubblica, in quando non abbiamo nessuna intenzione di perdonare i responsabili dell’odio sociale. Queste disposizioni debbono restare a simbolo dell’antidemocrazia e degli assassinii, che i traditori dell’Italia eseguirono, singoli e collettivi, sevizie incluse, sia in tempo di guerra che a guerra finita, coinvolgendo decine di migliaia di uomini e donne, civili e militari in una autentica carneficina. Una mattanza che noi Fascisti non possiamo scordare, tanto sangue innocente versato non può resterà impunito.
Senza se e senza ma, forti del nostro buon diritto di continuare a testimoniare i valori che porteranno alla Terza Via, contro la “democrazia capitalistica”, che per affermarsi ha sacrificato tanti nostri fratelli e sorelle caduti contro gli eserciti invasori, che per noi rappresentano un eterno dolore ma insieme l’orgoglio d’appartenenza.
Per questo nessun compromesso, nessuna riconciliazione sarà possibile, noi Camerati resteremo uniti aspettando sulla sponda del fiume il passaggio dei cadaveri dei nostri nemici.
La Costituzione dell’odio non si cambia, si cancella.
Il 29 marzo 2011, i senatori, De Eccher, Di Stefano, Bevilacqua, Totaro e Digilio hanno presentano al Senato un disegno di legge registrato con il n. 2651, con l’intento di eliminare dalla Costituzione la dodicesima disposizione transitoria e finale che vieta la riorganizzazione del partito fascista.
La prima proposta mirava a parificare due entità completamente diverse, gli antitaliani e gli italiani, i primi, fuoriusciti e traditori, dopo l'8 settembre ‘43 si vendettero agli anglo-americani per milioni di dollari, mentre i secondi, scelsero di rindossare l'uniforme in difesa e per l'onore della nostra Patria, aderendo alla RSI.
La seconda proposta, ad intenzione dei senatori proponenti vuole abrogare una anacronisticomira è vergognosa disposizione transitoria e finale, costituzionalmente imposta da questa falsa “democrazia” per mantenere diviso il popolo italiano.
Se i servi (da 68 anni) dell'Esercito occupante, hanno l'assoluto interesse di assolversi del loro dissennato comportamento, e per questo si dicono contrari, noi Camerati non possiamo condividere la proposta di legge che intende assegnare lo stesso status di combattente sia ai traditori che agli eroici combattenti della RSI. Cosi come non possiamo accettare l’abrogazione della XII disposizione transitoria della costituzione della Repubblica, in quando non abbiamo nessuna intenzione di perdonare i responsabili dell’odio sociale. Queste disposizioni debbono restare a simbolo dell’antidemocrazia e degli assassinii, che i traditori dell’Italia eseguirono, singoli e collettivi, sevizie incluse, sia in tempo di guerra che a guerra finita, coinvolgendo decine di migliaia di uomini e donne, civili e militari in una autentica carneficina. Una mattanza che noi Fascisti non possiamo scordare, tanto sangue innocente versato non può resterà impunito.
Senza se e senza ma, forti del nostro buon diritto di continuare a testimoniare i valori che porteranno alla Terza Via, contro la “democrazia capitalistica”, che per affermarsi ha sacrificato tanti nostri fratelli e sorelle caduti contro gli eserciti invasori, che per noi rappresentano un eterno dolore ma insieme l’orgoglio d’appartenenza.
Per questo nessun compromesso, nessuna riconciliazione sarà possibile, noi Camerati resteremo uniti aspettando sulla sponda del fiume il passaggio dei cadaveri dei nostri nemici.
La Costituzione dell’odio non si cambia, si cancella.
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