16 ottobre 1943 – 2016: la vergogna del non ricordo.

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Messaggio  Admin Mer 19 Ott 2016, 22:25

 16 ottobre 1943 – 2016: la vergogna del non ricordo. Libera10

Se non ritenessimo sacrale l’incarico che attualmente ricopre Sergio Mattarella, potremmo definirlo un inutile infame, aggiungendo che, il 6 gennaio 1980 probabilmente è stato sbagliato bersaglio.

Noi Fascisti, ci chiediamo quando l’Italia finirà di toccare un fondo dopo l’altro e gli organi istituzionali rintoneranno a trasmettere al Popolo i valori che fecero grande la nostra patria.

Mattarella, Presidente di questa sventurata repubblica, dopo la corsa alle Fosse Ardeatine e le servili commemorazioni del 27 gennaio, il 16 ottobre 2016, è intervenuto all’anniversario dell’allontanamento forzato, degli asserviti agli anglo-americani, da Roma, premurandosi a depositare una corona di fiori davanti alla lapide che in largo 16/10/1943, (sito nello storico e lussuoso quartiere ebraico) ricorda l’allontanamento, di una minima parte di quei, probabili, traditori da Roma. Subito dopo si è recato alla Casina dei Vallati in via Portico d'Ottavia, sede della Fondazione della shoah, dove ha visitato una mostra (delle frottole), pretendendo di parlare in nome di tutti gli italiani, falsando la storia ha affermato: “E’ una pagina nera della nostra storia, triste. E la ferita non scompare assolutamente.
Questa mostra è significativa, mantiene particolarmente vivo il ricordo di quel che è avvenuto … . “L’antisemitismo purtroppo lo vediamo, in Europa e altre parti. Credo però che vi siano anticorpi forti.

Non è accettabile che Mattarella continui a essere cosi servile, non è certo per ignoranza!

Sa bene qual è il vero volto dell’ebraismo, sia quello di ieri sia quello di oggi.

Sa bene che gli ebrei si sono venduti all’Inghilterra, in cambio di una parte del territorio di Palestina, e che dopo 73anni dalla fine della 2° guerra mondiale, nonostante le innumerevoli risoluzioni Onu, di fatto, aiutati dagli anglo-americani, continuano a perpetrare l’occupazione dell’intero territorio di Palestina, schiavizzando il popolo indigeno. Il solo legittimato (dalla STORIA) ad abitare quella terra.

La sofferenza patita non ha impedito agli usurpatori ebrei di:
- innalzare un vergognoso muro al confine con la Cisgiordania;
- compiere continui attacchi sulla Striscia di Gaza.
- reprimere con azioni incessanti l’Eroico Popolo di Palestina.

A seguire alcuni esempi di prevaricazione compiuti dagli ebrei ai danni dei Palestinesi, in questi ultimi giorni:
- 10 ottobre 2016, gli israeliti hanno arrestato 46 palestinesi che intendevano partecipare ad una cerimonia in memoria del 39enne Misbah abu Sbeih;
- 16 ottobre 2016, assassinato in carcere un palestinese condannato all’ergastolo. L’assassinio giustificato dalle autorità israelite, da un attacco cardiaco;
- 17 ottobre 2016, sabato sera l’esercito israelita ha attaccato il campo profughi di al-Jaluzun, nel nord di Ramallah, ferendo 20 giovani Palestinesi, il più grave è un ragazzo di 16 anni, Fares Ziad al-Bayed, colpito alla testa da, proiettili letali. Un anno prima questi assassini, nello stesso luogo, avevano ucciso Ahmad Sharaka di appena tredici anni;
- 17 ottobre 2016, l’esercito israelita ha compiuto una incursione nella cittadina di Qabatiya, nel distretto di Jenin. Spara, ferendo due Palestinesi, Ahnad Hamamdeh, 18 anni e Amjad Kemail, 21 anni, il quale nonostante fosse ferito, è stato arrestato. La sparatoria ha seguito l’abbattimento delle porte d’entrate di diversi negozi di Palestinesi da parte degli occupanti ebrei;
- 17 ottobre 2016, Il Palestinese di Silwan, Moahmmed Razem, 26 anni, verso le 22:00 mentre transitava in moto sulla strada Bar Elan, a Gerusalemme, è stato aggredito da un gruppo di coloni armati di coltelli e bastoni. Il giovane è rimasto ferito a una coscia finendo in ospedale;
- 17 ottobre 2016, domenica mattina, a ovest della città di Nablus, orde di coloni dell’insediamento di Havat Gilad hanno violentemente aggredito decine di contadini Palestinesi che raccoglievano olive nelle aree di Jit, Sarah e Far’ata. Non è bastato un preventivo accordo con le autorità militari israelite per far si che i contadini Palestinesi raggiungessero i propri campi. Dopo i coloni, i soldati israeliti si sono spinti fino al punto di impedire ad alcuni contadini di entrare nei propri appezzamenti di terra, costringendoli a tornare a casa.
- 17 ottobre 2016, Lunedì mattina l’esercito israelita ha sparato sui tecnici della compagnia elettrica di Gaza, a sud della Striscia, che stavano facendo dei lavori di manutenzione sulle linee elettriche nei sobborghi orientali del paese di Khuzaa, a est di Khan Yunis, quando gli israeliti hanno iniziato a sparare.
- 17 ottobre 2016, le forze di occupazione israelite lunedì mattina hanno aperto il fuoco contro un gruppo di contadini Palestinesi a est del campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza, mentre lavoravano i propri campi, costringendoli a lasciare l’area.

Oggi all’ebreo è permesso tutto in nome di quanto dice d’aver patito in passato.

Un passato di guerra e di tradimenti.
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