24 febbraio 2019: Elezioni Regionali Sardegna.
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24 febbraio 2019: Elezioni Regionali Sardegna.
Le elezioni della Sardegna non hanno visto nessuno dei simboli che si richiamano ai valori Nazionali ma, nonostante questo noi di Liberapresenza non abbiamo promosso nessuna campagna per ‘l’astensione. Non era necessario il Popolo Sardo ha compreso l’inutilità del proprio voto.
In questa sempre più falsa “democrazia” gli aventi diritto al voto, per le elezioni regionali, erano 1.470.401 ma a recarsi ai seggi sono stati, 790.347 pari il 53,75%, poco più della metà, nel 2014 la percentuale era il 52,28, a questi dati al momento non verificabili vanno ad aggiungersi le schede bianche e nulle, voti non espressi che vanno conteggiate al pari degli astensionisti, i quali da tempo non hanno fiducia nell’attuale potere costituito, salvaguardato dalla costituzione più bella del m…., scritta sotto dettatura da quanti già da tempo avevano Tradito il Popolo Italiano. Una costituzione vuota, incapace di garantire in tempi certi la proclamazione degli eletti, visto che dalle elezioni del 24 febbraio 2019, al finire di marzo 2019 non è stato possibile disbrigarsi nel batuffolo dello spoglio.
Altro che “democrazia” quella attuale è solo un marchingegno per dispensare diritti a cittadini furbi ma parassiti, gente che con il voto si è assicurata il proprio futuro a discapito della collettività che, purtroppo ancora manca di una guida ferrea.
Una guida che non ha nulla in comune con il sovranismo e tanto meno contro gli immigrati, una guida che sappia liberare gli italiani dagli speculato, nazionali ed internazionali, cosa che di certo non saprà fare il pattume che si è presentata alle elezioni regionali 2019.
Questi gli eletti ai quali i pochi elettori sardi hanno asservito il loro futuro:
- Lega Salvini per la Sardegna - Andrea Piras, Sara Canu, Michele Pais, Ignazio Manca, Pierluigi Saiu, Dario Giagoni, Annalisa Mele e Michele Ennas;
- Partito democratico – Piero Comandini, Cesare Moriconi, Valter Piscedda, Gianfranco Ganau, Roberto Deriu, Giuseppe Meloni, Gigi Piano e Salvatore Corrias;
- Partito Sardo D’Azione – Gianni Chessa, Nanni Lancioni, Stefano Schirru, Piero Maieli, Franco Mula, Giovanni Satta e Fabio Usai;
- Movimento Cinque Stelle – Michele Ciusa, Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas e - -;
- Forza Italia – Alessandra Zedda, Antonello Peru, Giuseppe Talanas, Angelo Cocciu e Emanuele Cera;
- Riformatori Sardi – Michele Cossa, Aldo Salaris, Giovanni Antonio Satta e Alfonso Marras;
- Unione di Centro – Giorgio Oppi, Gian Filippo Sechi e Andrea Biancareddu;
- Fratelli d’Italia – Paolo Truzzu, Nico Mundula e Francesco Mura:
- Sardegna 20Venti – Stefano Tunis, Pietro Moro e Domenico Gallus;
- Liberi e Uguali – Eugenio Lai e Daniele Cocco;
- Campo Progressista Sardegna – Francesco Agus e Gianfranco Satta;
- Noi la Sardegna con Massimo Zedda – Laura Caddeo e Diego Loi;
- Italia in Comune – Maria Laura Orrù;
- Futuro Comune con Massimo Zedda – Franco Stara Antonio Piu;
- Forza Paris – Valerio De Giorgi;
- Sardegna Civica- Roberto Caredda.
A questi vanno ad aggiungesi il presidente eletto Christian Solinas del Partito Sardo d’Azione e Massimo Zedda di Campo Progressista Sardegna, primo dei candidati presidente perdente.
Diciamo a quanti ci leggono che ritenessero un valore l’elezione di tutte queste diversità, che, oltre a non aver compreso il vero valore della “democrazia” sono complici dei tantissimi Traditori che hanno condotto l’Italia Culturalmente Economicamente e Politicamente ai margini del mondo.
In questa sempre più falsa “democrazia” gli aventi diritto al voto, per le elezioni regionali, erano 1.470.401 ma a recarsi ai seggi sono stati, 790.347 pari il 53,75%, poco più della metà, nel 2014 la percentuale era il 52,28, a questi dati al momento non verificabili vanno ad aggiungersi le schede bianche e nulle, voti non espressi che vanno conteggiate al pari degli astensionisti, i quali da tempo non hanno fiducia nell’attuale potere costituito, salvaguardato dalla costituzione più bella del m…., scritta sotto dettatura da quanti già da tempo avevano Tradito il Popolo Italiano. Una costituzione vuota, incapace di garantire in tempi certi la proclamazione degli eletti, visto che dalle elezioni del 24 febbraio 2019, al finire di marzo 2019 non è stato possibile disbrigarsi nel batuffolo dello spoglio.
Altro che “democrazia” quella attuale è solo un marchingegno per dispensare diritti a cittadini furbi ma parassiti, gente che con il voto si è assicurata il proprio futuro a discapito della collettività che, purtroppo ancora manca di una guida ferrea.
Una guida che non ha nulla in comune con il sovranismo e tanto meno contro gli immigrati, una guida che sappia liberare gli italiani dagli speculato, nazionali ed internazionali, cosa che di certo non saprà fare il pattume che si è presentata alle elezioni regionali 2019.
Questi gli eletti ai quali i pochi elettori sardi hanno asservito il loro futuro:
- Lega Salvini per la Sardegna - Andrea Piras, Sara Canu, Michele Pais, Ignazio Manca, Pierluigi Saiu, Dario Giagoni, Annalisa Mele e Michele Ennas;
- Partito democratico – Piero Comandini, Cesare Moriconi, Valter Piscedda, Gianfranco Ganau, Roberto Deriu, Giuseppe Meloni, Gigi Piano e Salvatore Corrias;
- Partito Sardo D’Azione – Gianni Chessa, Nanni Lancioni, Stefano Schirru, Piero Maieli, Franco Mula, Giovanni Satta e Fabio Usai;
- Movimento Cinque Stelle – Michele Ciusa, Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas e - -;
- Forza Italia – Alessandra Zedda, Antonello Peru, Giuseppe Talanas, Angelo Cocciu e Emanuele Cera;
- Riformatori Sardi – Michele Cossa, Aldo Salaris, Giovanni Antonio Satta e Alfonso Marras;
- Unione di Centro – Giorgio Oppi, Gian Filippo Sechi e Andrea Biancareddu;
- Fratelli d’Italia – Paolo Truzzu, Nico Mundula e Francesco Mura:
- Sardegna 20Venti – Stefano Tunis, Pietro Moro e Domenico Gallus;
- Liberi e Uguali – Eugenio Lai e Daniele Cocco;
- Campo Progressista Sardegna – Francesco Agus e Gianfranco Satta;
- Noi la Sardegna con Massimo Zedda – Laura Caddeo e Diego Loi;
- Italia in Comune – Maria Laura Orrù;
- Futuro Comune con Massimo Zedda – Franco Stara Antonio Piu;
- Forza Paris – Valerio De Giorgi;
- Sardegna Civica- Roberto Caredda.
A questi vanno ad aggiungesi il presidente eletto Christian Solinas del Partito Sardo d’Azione e Massimo Zedda di Campo Progressista Sardegna, primo dei candidati presidente perdente.
Diciamo a quanti ci leggono che ritenessero un valore l’elezione di tutte queste diversità, che, oltre a non aver compreso il vero valore della “democrazia” sono complici dei tantissimi Traditori che hanno condotto l’Italia Culturalmente Economicamente e Politicamente ai margini del mondo.
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