La falsa “democrazia” in Basilicata era divenuta regime!
Liberapresenza :: ARCHIVIO ANNI 2008 - 2020 :: Democrazia: Votanti corrotti e clientelari 2008 - 2020 :: ELEZIONI ANNO 2019
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La falsa “democrazia” in Basilicata era divenuta regime!
Le elezioni regionali del 24 marzo 2019 in Basilicata non hanno visto la presenza di liste identitarie ma, come in Sardegna, Liberapresenza non ha promosso alcuna campagna per l’astensionismo, certa che l’elettorato della Basilicata avrebbe risposto come il popolo della Sardegna.
Infatti cosi è stato, dei 573.970 elettori si sono recati alle urne 307.188 pari al 53,52% di questi 11.615 hanno scelto di invalidare la scheda elettorale o di non esprimere alcun voto.
In Basilicata i Traditori sinistri, erano al potere dal 1994, per loro questa è la più cocente delle sconfitte considerato i 25 anni trascorsi nell’assoluto disprezzo delle regole democratiche, alimentate da clientelismo e corruzione.
A seguire la marmaglia degli eletti:
- Lega con Salvini – Francesco Fanelli, Carmine Cicala, Massimo Zullino, Tommaso Coviello, Donatella Merra e Pasquale Cariello;
- Movimento Cinque stelle – Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti;
- Forza Italia – Francesco Cupparo, Francesco Piro e Luigi Rocco Leone;
- Avanti Basilicata – Luca Braia e Marcello Pittella;
- Comunità Democratiche – Carlo Trerontola, Roberto Cifarelli e Mario Polese;
- Basilicata Positiva – Piergiorgio Quarto;
- Fratelli d’Italia – Giovanni Vizziello;
- Idea – Vincenzo Baldassarre.
Il cambio di passo politico ha permesso la conferma di cinque consiglieri uscenti, tutti dell’area sinistra.
Queste elezioni per quanto ci riguarda non hanno portato nulla di nuovo, se no quanto è accaduto nella cittadina di Melfi dove un gruppo di Traditori volevano impedire il comizio di Geranda Russo la quale rivolgendosi verso di loro gli ha gridato loro “io sono Fascista”, un grido su cui i sinistri hanno montato un caso, costringendo la Russo a rettificare, vigliaccamente, quel grido. Lo ha fatto attraverso la pubblicazione di un video integrale del suo comizio. Spiegando di aver detto “ Se Fascista vuol dire lottare per il Popolo, io sono Fascista. Tale frase è arrivata in risposta ai contestatori che urlavano “Fascista, Fascista”.
E bene, la comunità Fascista non si stancherà mai di ripetere che ai Traditori non si deve dar seguito, e che quando è necessario si deve colpire, colpire duro.
Se il Traditore Valerio Tramutoli, espiratore della marmaglia dei contestatori vuole presentare un esposto presso la Procura di Potenza per “apologia di Fascismo” contro la Russo per essersi, inconsciamente detta Fascista lo faccia pure. I veri Fascisti non lo contrasteranno!
Infatti cosi è stato, dei 573.970 elettori si sono recati alle urne 307.188 pari al 53,52% di questi 11.615 hanno scelto di invalidare la scheda elettorale o di non esprimere alcun voto.
In Basilicata i Traditori sinistri, erano al potere dal 1994, per loro questa è la più cocente delle sconfitte considerato i 25 anni trascorsi nell’assoluto disprezzo delle regole democratiche, alimentate da clientelismo e corruzione.
A seguire la marmaglia degli eletti:
- Lega con Salvini – Francesco Fanelli, Carmine Cicala, Massimo Zullino, Tommaso Coviello, Donatella Merra e Pasquale Cariello;
- Movimento Cinque stelle – Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti;
- Forza Italia – Francesco Cupparo, Francesco Piro e Luigi Rocco Leone;
- Avanti Basilicata – Luca Braia e Marcello Pittella;
- Comunità Democratiche – Carlo Trerontola, Roberto Cifarelli e Mario Polese;
- Basilicata Positiva – Piergiorgio Quarto;
- Fratelli d’Italia – Giovanni Vizziello;
- Idea – Vincenzo Baldassarre.
Il cambio di passo politico ha permesso la conferma di cinque consiglieri uscenti, tutti dell’area sinistra.
Queste elezioni per quanto ci riguarda non hanno portato nulla di nuovo, se no quanto è accaduto nella cittadina di Melfi dove un gruppo di Traditori volevano impedire il comizio di Geranda Russo la quale rivolgendosi verso di loro gli ha gridato loro “io sono Fascista”, un grido su cui i sinistri hanno montato un caso, costringendo la Russo a rettificare, vigliaccamente, quel grido. Lo ha fatto attraverso la pubblicazione di un video integrale del suo comizio. Spiegando di aver detto “ Se Fascista vuol dire lottare per il Popolo, io sono Fascista. Tale frase è arrivata in risposta ai contestatori che urlavano “Fascista, Fascista”.
E bene, la comunità Fascista non si stancherà mai di ripetere che ai Traditori non si deve dar seguito, e che quando è necessario si deve colpire, colpire duro.
Se il Traditore Valerio Tramutoli, espiratore della marmaglia dei contestatori vuole presentare un esposto presso la Procura di Potenza per “apologia di Fascismo” contro la Russo per essersi, inconsciamente detta Fascista lo faccia pure. I veri Fascisti non lo contrasteranno!
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