Afghanistan: ritorna Emirato Islamico, contro l’Oro ha vinto il Sangue.

Era il 7 ottobre del 2001 quando gli americani dettero inizio alla ingiustificata e criminale aggressione al Popolo afgano, finanziando l’Alleanza del Nord la quale combatté il legittimo governo colpevole di non permettere loro la libera coltivazione e la vendita dell’Oppio, ad essi senza alcuna preventiva decisione, della sempre più costosa ed inutile Onu, si sostituì l’esercito americano e alcuni eserciti subalterni Nato ai quali come in Iraq impose il loro coinvolgimento.

Eserciti che hanno combattuto per un ventennio contro uomini determinati ma scarsamente armati (disponendo solo di armi leggere), capaci di sfinire gli eserciti degli occupanti. La loro sofferente capacità, per un ventennio, di affrontare la morte alla fine ha fatto si che il Popolo afghano ritornasse Libero.

Combattenti orgogliosi che nonostante i 68.000 morti o catturati non si sono prostrati ai governi liberisti, cosi come in precedenza aveva fatto con i governi comunisti.
La spiritualità del Popolo Afghano, al contrario dei traditori italiani (1943-1945), ha determinato la sconfitta degli eserciti occupanti, che lasciano sul campo 3.544 soldati uccisi e 59.465 feriti, di questi gli asserviti governanti italiani hanno sulla coscienza 54 morti e 700 feriti. Altro che missione di “pace”.

Una occupazione “democratica” che nasconde la morte di non combattenti - civile - determinata in difetto in 340.000.

Quanto è riuscito agli Afghani è la dimostrazione del assoluto fallimento dei Fascisti, i quale anziché diffondere spiritualità si sono adagiati in un anticomunismo di facciata, permettendo di far covare sotto le ceneri il servilismo verso lo straniero e il disprezzo per l’italianità. Solo questo ha permesso per 78 anni ai Traditori di supportare l’esercito occupante del nostro Sacro Suolo.