1° novembre 2024: la prepotenza antiFascista vorrebbe impedire la commemorazione di coloro che non hanno tradito.

Anche quest’anno i Camerati milanesi si sono recati nel Cimitero Maggiore con tricolori e vessilli delle associazioni degli ex combattenti e reduci della Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) per celebrare i 1.432 Camerati sepolti al Campo X ; giovani e meno giovani che sono caduti in difesa del loro ideale.
Prima di porre le corone sul ceppo, in segno di ringraziamento, gli organizzatori hanno ricordato che anche quest’anno la marmaglia antiFascista aveva presentato un esposto in Questura nel vigliacco tentativo di giungere al divieto della annuale commemorazione. Tentativo che la presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi ha fallito, visto che è stato ribadito che la cerimonia era stata organizzata nel rispetto delle normative vigenti in materia di pubblica sicurezza.
La cerimonia si è conclusa col "Silenzio" e un applauso ma senza la chiamata del presente e ancor più senza saluti romani.

Nella mattinata la vigliaccheria antifascisti è cresciuta facendo scoppiare la polemica per un mazzo di orchidee, posto vicino allo stesso ceppo dei caduti di salò, che riportava la scritta "Ai suoi benefattori memore e grata" e i loghi "Fondazione Irccs Ca ’Granda Ospedale Maggiore Policlinico" e "Regione Lombardia".
Le merde rosse si sono domandati: "Chi ha autorizzato la deposizione? Aggiungendo: È questo il modo in cui viene amministrato il servizio sanitario?", Il Policlinico ha subito chiarito che "per tradizione il 1° novembre ricorda i benefattori" dell’ospedale e tra alcune centinaia di tombe su cui fa deporre fiori in diversi cimiteri c’è la numero 127 del Campo X, ove riposa dal 1968 Giuseppina Cassi vedova Grilli e di cui la Ca’ Granda ha obbligo di manutenzione in quanto beneficiaria dell’eredità di sua figlia Teresina, morta nell’85. "Il mazzo col marchio dell’ospedale era in origine posizionato sulla tomba Cassi Grilli. Ad altri gesti il Policlinico è totalmente estraneo".