Ilaria Salis, 164.417 delinquenti rossi l'hanno portata in Europa, ora gli onesti revochino l'immunità.
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Ilaria Salis, 164.417 delinquenti rossi l'hanno portata in Europa, ora gli onesti revochino l'immunità.
Il Berlusconismo giorno dopo giorno trova il modo di inviare oscuri messaggi al governo antiFascista di Giorgia.
Un’ulteriore messaggio è arrivato forte e chiaro. Ad inviarlo è stato il Programma “Quarta Repubblica” condotto da Nicola Porro, dove all’inizio della trasmissione accompagnate dal primitivo inno comunista si presentavano le inopportune immagini storiche di Lenin e della marcia classista degli operai.
Lo scopo di Porro, era quello di proporre ai telespettatore la maestrina Ilaria Salis nel suo nuovo ruolo di deputata europea la quale da esperta, parlarla di OCCUPAZIONE di CASE sia di proprietà pubblica che privata.
A Porro non interessava affrontare questo grave problema dalla parte della legalità, ma soltanto spettacolarizzarlo attraverso la rappresentazione dell’ideologia della pregiudicata Salis, la quale anche grazie a Mediaset, è riuscita ad essere conosciuta quasi fosse una Diva, grazie alla sua detenzione in Ungheria.
Da detenuta AntiFascista la Salis occupava permanentemente l’informazione ,video e della carta sporca, una occasione ghiotta da non perdere per i sinistri Fratoianni e Bonelli, nonostante il precedente disastroso del finto difensore dei migranti clandestini Soumahoro, i due si sono premurati ad spalancare le porte del loro partito comunista sporcato di verde, candidando la Salis per l’elezioni Europee, il successo era assicurato, infatti nella circoscrizione nord-occidentale la Salis viene eletta con 114.457 preferenze e nella circoscrizione insulare con 49.960, in totale 164.417 preferenze, a dimostrazione che i sinistra preferiscono il delinquite all’onesto operaio.
Malata ideologicamente a l’illegalità la Salis viene spettacolarizzata quale deputata neo eletta ad eurodeputata, la quale si è premurata insieme a Fratoianni, di affermare il diritto all’occupazione degli immobili (basta che non sia quello della propria famiglia). Le loro ignoranti e delirante dichiarazione li allontanano dalla storia che dovrebbero rappresentare, affermare : << - I movimenti per la lotta della casa provano in un altro modo a risolvere dei problemi che le istituzioni non risolvono e non sempre ciò che è giusto corrisponde a ciò che è legale e i parlamentari possono anche modificare le leggi non giuste", ha detto l'ex detenuta appena sbarcata a Bruxelles. "Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto - le ha fatto eco Fratoianni - Anche nelle occupazioni, sto con Ilaria. Occupare le case non sia considerato un reato ->>.
Queste distorte affermazioni dimostrano quanto siano ignoranti gli antiFascisti italiani sulle politiche che furono dei soviet nel Urss. Politiche fortemente contrastate nell’Italia dall’inizio del 1919:
Già dall’ora i Fasci Italiani di Combattimento, contrastando il biennio rosso, permisero di fermare la prepotenza classista dei soviet in Italia.
A Porro, le parole di Fratoianni - no ai rossi - ricordano un documento storico, che evidentemente ancora ispira gli antiFascisti. Si tratta dell’art. 6 della Costituzione sovietica riformata nel 1936, il quale recita: << -La terra, il sottosuolo, le acque, le foreste, le officine, le fabbriche, le miniere, le cave, i trasporti per ferrovia, per via d'acqua e per via aerea, le banche, i mezzi di comunicazione, le grandi imprese agricole (...) e il complesso fondamentale delle abitazioni nelle città e nei centri industriali sono di proprietà dello Stato. Cioè – si fa per dire - patrimonio di tutto il popolo - >>".
Chiaro? Tutto è dello Stato, non del singolo privato. Quindi chiunque ne abbia bisogno può appropriarsene per risolvere - in altro modo - i disagi abitativi.
Falso! Il Codice sovietico del Lavoro, consegna tutto l’esistente alla Stato, ma po' negarlo al Popolo.
Potremo riportare un lungo elenco di articoli che limitano i diritti del Popolo, nello stato comunista. I sovietici prima di chiedere un qualsiasi qual si voglia diritto doveva assolvere l’obbligatoriamente a dei doveri.
A proposito del diritto alla casa, nel Urss era sconosciuto, si aveva il diritto d’alloggio, condizionato dal sopra richiamato Codice, il quale all’art. 41/1 affermava: <<- il lavoratore che senza validi motivi, trascuri per un’intera giornata di presentarsi al lavoro, è licenziato dall’impresa o istituzione ed è dichiarato decaduto dal diritto di usufruire dell’alloggio messo a disposizione in un edificio dell’impresa o dall’istituzione ->>.
La Salis e Fratoianni, antiFascisti alla pasta asciutta, al pari di tutti gli altri comunisti meritava vivere sotto la libertà di quel regime, a quest’ora altro che olio di ricino, con le loro pretese avrebbero soggiornato permanentemente nelle carceri siberiane.
Purtroppo per gli italiani, li troviamo a trafficare nel parlamento Europeo e Nazionale.
È importate per il nostro Popolo che Porro e Mediaset anziché continuare a diffamare i Fascisti, inizi a ricordare la fine politica del comunismo, e a ricordare le necessità attuali degli italiani e non dei falsi sinistri.
Un’ulteriore messaggio è arrivato forte e chiaro. Ad inviarlo è stato il Programma “Quarta Repubblica” condotto da Nicola Porro, dove all’inizio della trasmissione accompagnate dal primitivo inno comunista si presentavano le inopportune immagini storiche di Lenin e della marcia classista degli operai.
Lo scopo di Porro, era quello di proporre ai telespettatore la maestrina Ilaria Salis nel suo nuovo ruolo di deputata europea la quale da esperta, parlarla di OCCUPAZIONE di CASE sia di proprietà pubblica che privata.
A Porro non interessava affrontare questo grave problema dalla parte della legalità, ma soltanto spettacolarizzarlo attraverso la rappresentazione dell’ideologia della pregiudicata Salis, la quale anche grazie a Mediaset, è riuscita ad essere conosciuta quasi fosse una Diva, grazie alla sua detenzione in Ungheria.
Da detenuta AntiFascista la Salis occupava permanentemente l’informazione ,video e della carta sporca, una occasione ghiotta da non perdere per i sinistri Fratoianni e Bonelli, nonostante il precedente disastroso del finto difensore dei migranti clandestini Soumahoro, i due si sono premurati ad spalancare le porte del loro partito comunista sporcato di verde, candidando la Salis per l’elezioni Europee, il successo era assicurato, infatti nella circoscrizione nord-occidentale la Salis viene eletta con 114.457 preferenze e nella circoscrizione insulare con 49.960, in totale 164.417 preferenze, a dimostrazione che i sinistra preferiscono il delinquite all’onesto operaio.
Malata ideologicamente a l’illegalità la Salis viene spettacolarizzata quale deputata neo eletta ad eurodeputata, la quale si è premurata insieme a Fratoianni, di affermare il diritto all’occupazione degli immobili (basta che non sia quello della propria famiglia). Le loro ignoranti e delirante dichiarazione li allontanano dalla storia che dovrebbero rappresentare, affermare : << - I movimenti per la lotta della casa provano in un altro modo a risolvere dei problemi che le istituzioni non risolvono e non sempre ciò che è giusto corrisponde a ciò che è legale e i parlamentari possono anche modificare le leggi non giuste", ha detto l'ex detenuta appena sbarcata a Bruxelles. "Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto - le ha fatto eco Fratoianni - Anche nelle occupazioni, sto con Ilaria. Occupare le case non sia considerato un reato ->>.
Queste distorte affermazioni dimostrano quanto siano ignoranti gli antiFascisti italiani sulle politiche che furono dei soviet nel Urss. Politiche fortemente contrastate nell’Italia dall’inizio del 1919:
Già dall’ora i Fasci Italiani di Combattimento, contrastando il biennio rosso, permisero di fermare la prepotenza classista dei soviet in Italia.
A Porro, le parole di Fratoianni - no ai rossi - ricordano un documento storico, che evidentemente ancora ispira gli antiFascisti. Si tratta dell’art. 6 della Costituzione sovietica riformata nel 1936, il quale recita: << -La terra, il sottosuolo, le acque, le foreste, le officine, le fabbriche, le miniere, le cave, i trasporti per ferrovia, per via d'acqua e per via aerea, le banche, i mezzi di comunicazione, le grandi imprese agricole (...) e il complesso fondamentale delle abitazioni nelle città e nei centri industriali sono di proprietà dello Stato. Cioè – si fa per dire - patrimonio di tutto il popolo - >>".
Chiaro? Tutto è dello Stato, non del singolo privato. Quindi chiunque ne abbia bisogno può appropriarsene per risolvere - in altro modo - i disagi abitativi.
Falso! Il Codice sovietico del Lavoro, consegna tutto l’esistente alla Stato, ma po' negarlo al Popolo.
Potremo riportare un lungo elenco di articoli che limitano i diritti del Popolo, nello stato comunista. I sovietici prima di chiedere un qualsiasi qual si voglia diritto doveva assolvere l’obbligatoriamente a dei doveri.
A proposito del diritto alla casa, nel Urss era sconosciuto, si aveva il diritto d’alloggio, condizionato dal sopra richiamato Codice, il quale all’art. 41/1 affermava: <<- il lavoratore che senza validi motivi, trascuri per un’intera giornata di presentarsi al lavoro, è licenziato dall’impresa o istituzione ed è dichiarato decaduto dal diritto di usufruire dell’alloggio messo a disposizione in un edificio dell’impresa o dall’istituzione ->>.
La Salis e Fratoianni, antiFascisti alla pasta asciutta, al pari di tutti gli altri comunisti meritava vivere sotto la libertà di quel regime, a quest’ora altro che olio di ricino, con le loro pretese avrebbero soggiornato permanentemente nelle carceri siberiane.
Purtroppo per gli italiani, li troviamo a trafficare nel parlamento Europeo e Nazionale.
È importate per il nostro Popolo che Porro e Mediaset anziché continuare a diffamare i Fascisti, inizi a ricordare la fine politica del comunismo, e a ricordare le necessità attuali degli italiani e non dei falsi sinistri.
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